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Esteri
Virus. Record,3,38 milioni di posti persi in una settimana in USA

‘3,38 milioni di posti di lavoro persi nell’ultima settimana negli Stati Uniti a causa dell’epidemia da Coronavirus’ lo ha annunciato il Dipartimento del Lavoro.

E questo numero costituisce il livello record di richieste di disoccupazione mai avuto nella storia del Paese.

‘Nell’ottobre 1982 si erano raggiunte le 695000 richieste-conferma il Labor Department-ed un altro picco è stato quello raggiunto nel 1967, ma mai di questo livello’.

La disoccupazione cresce negli Stati Uniti

Si sono raggiunti e superati i numeri dei momenti più bui della Grande Depressione ed ancora il trend non sembra essersi fermato.

La crisi ha toccato  trasversalmente tutti i settori, dai trasporti, all’energia, ai viaggi, agli hotel e ai ristoranti, dove le piccole e medie compagnie sono state costrette a licenziare. Certo in alcuni casi le grandi come Amazon, Facebook, Wallmart hanno confermato ed aumento i posti di lavoro ma i numeri non spostano il trend negativo.

Il danno economico è dappertutto ma in alcuni casi è peggiore soprattutto negli Stati che vivono di turismo come Florida e Nevada e in quelli orientati nella produzione petrolifera e di gas.

Nell’industria turistica, forse la più toccata, solo in questo mese, si sono persi, secondo l’Associazione Nazionale degli Albergatori, almeno 1 milione di posti di lavoro.

‘E’ un grande shock-ha confermato il Presidente della Federal Reserve, James Bullard-che stiamo cercando di gestire e tenere sotto controllo’.

Anche la Fed aveva previsto un calo degli occupati nella misura del 30% ma i dati sono andati oltre e le previsioni non sono migliori.

La stima dell’Economic Police Institute  conferma la previsione di una perdita media  di occupati a settimana di 225000 unità.

La disoccupazione cresce negli Stati Uniti

Nella Grande Recessione del 2009 si persero, secondo l’Istituto Economico, numeri vicini a questi odierni, ma meno disastrosi.

Sulla stessa linea Goldman Sachs che prevede nei prossimi mesi un taglio di posti pari al 13% a livello nazionale. Una riduzione di questi livelli e di questa velocità non si era mai vista.

Non si contano le testimonianze di quelli che nel giro di una settimana hanno improvvisamente cambiato le loro prospettive di lavoro e di futuro.

Uno dei settori praticamente fermi è quello degli eventi. ‘Eravamo tutti stimolati dalle prospettive del prossimo anno-racconta un manager di una tra le tante compagnie di eventi del Paese-e, nel giro di una settimana, abbiamo perso completamente tutti i 155 eventi programmati per il prossimo anno’.

Unica speranza (che nel 1929 non ci fu in queste dimensioni), il pacchetto gigantesco di aiuti firmato dal Congresso americano del valore di 2 trilioni di dollari per sostenere i lavoratori, le imprese e l’economia.

Anche per questo un record mai visto in tutta la storia americana.

Ma la potenza del virus ha cambiato tutte le regole e le prospettive e soprattutto raggiunto molti record, purtroppo la maggior parte nel peggio.

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