Petrolio, lavoratori e residenti a rischio: aumentano mortalità e cancro - Affaritaliani.it

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Petrolio, lavoratori e residenti a rischio: aumentano mortalità e cancro

La prova arriva dal nuovo studio pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health da un team di scienziati

I lavoratori dell'industria petrolifera e chi vive vicino a tali aree rischia di sviluppare diversi tipi di cancro in una percentuale maggiore. La prova arriva dal nuovo studio “Cancer incidence and mortality among petroleum industry workers and residents living in oil producing communities: a systematic review and meta-analysis”, pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health da un team di scienziati del dipartimento di epidemiologia per l’ambiente e lo stile di vita dell’International Agency for Research on Cancer (IARC).

I risultati emersi dallo studio dei ricercatori dell'IARC (Organizzazione mondiale della sanità) "si basano su una revisione sistematica e una meta-analisi di 41 studi di coorte, 14 studi caso-controllo e 2 studi trasversali". Questa ricerca- spiegano i ricercatori- si aggiunge alla crescente evidenza delle conseguenze sulla salute dell’inquinamento atmosferico derivante dall’estrazione e dalla raffinazione del petrolio tra i lavoratori e i residenti che vivono vicino agli impianti petroliferi. 

Il lavoro dell'industria petrolifera- rivela la ricerca- è associato a aumento del rischio di mesotelioma, melanoma cutaneo, mieloma multiplo e tumori della prostata e della vescica urinaria e una diminuzione del rischio di tumori dell’esofago, dello stomaco, del colon, del retto e del pancreas. Mentre le mansioni svolte sulle piattaforme petrolifere offshore causnao un "aumento del rischio di cancro ai polmoni e leucemia nell’analisi stratificata. La vicinanza residenziale alle strutture petrolifere è associata ad un aumentato rischio di leucemia infantile". 

Secondo gli autori, "al fine di identificare i driver dei modificatori osservati del rischio di cancro, sono necessari ulteriori studi per descrivere le vie di esposizione del petrolio e dei suoi derivati ​​più vicini (es. Benzene), In particolare, sono necessari studi mirati in aree sotto-studiate ad alta produzione di petrolio con esposizioni presumibilmente più elevate".  "Il modo migliore per procedere andare avanti potrebbe essere un consorzio internazionale per guidare nuovi studi in Africa, Medio Oriente e Asia, al fine di armonizzare i protocolli di studio e le valutazioni dell’esposizione", conclude lo studio.