OCSE: allarme crescita

L'Ocse lancia l'allarme sull’andamento dell’economia mondiale e invita i Governi ad adottare con urgenza misure che sostengano la crescita.
Un quadro buio quello fornito dall’Organizzazione parigina, secondo cui le politiche attuali genereranno “un equilibrio di bassa crescita caratterizzata da bassa domanda, bassi investimenti, bassa inflazione, esiti insoddisfacenti sul mercato del lavoro e debole crescita della produttività”. Negative, quindi, le prospettive di sviluppo per il 2016. Il PIL italiano, dopo il calo dello 0,4% all’1% registrato nell'ultimo trimestre del 2015, è destinato a salire solo dell'1% nel 2016. L'appello dell'Ocse è di uscire da questa condizione "di stallo" investendo nei settori produttivi e nelle riforme strutturali.
"La ripresa degli investimenti privati e della crescita dei salari è necessaria - si legge nel rapporto - perché acceleri l'attività economica globale". Bassi investimenti e salari lenti sono, infatti, sia le cause della situazione attuale sia il maggior fattore di rischio per il futuro.