Libri & Editori
Breve storia di sette omicidi, di Marlon James, Frassinelli

di Alessandra Peluso
Breve storia di sette omicidi, di Marlon James è un libro complesso come le problematiche trattate, altrettanto tradurlo in italiano è stato un lavoro oneroso che Paola D'Accardi ha affrontato mossa dalla passione per il Sud, la Giamaica e Bob Marley.
Nel 1976 la Giamaica trabocca di proiettili, miseria, stupri, droga, mafia, servizi segreti e poliziotti corrotti. Un bagno di malvagità: il 3 dicembre, alla vigilia delle elezioni politiche, e a due soli giorni dal grande "concerto per la pacificazione", organizzato da Bob Marley, il celebre cantante, per attenuare le tensioni che dilaniano l'isola e la sua disperata capitale, sette uomini armati irrompono nella villa di Marley, e feriscono lui, la moglie, il manager e molte altre persone. Chi erano gli attentatori? Che fine hanno fatto? Chi li aveva mandati?
"Breve storia di sette omicidi" è un romanzo che si dipana, intrecciando le storie tormentate dell'epoca, che comprendono il lungo periodo trascorso dagli anni Settanta agli anni Novanta. Uno di quei tanti omicidi non risolti, vicende lasciate sepolte, che il potente mezzo della scrittura e la fervida passione di Paola D'Accardi vogliono in un certo senso far rivivere.
Ci sono le storie di Papa-Lo, Barry Diflorio, Nina Burgess appassionanti senza dubbio, in particolare per coloro che amano il genere thriller, o noir.
Si legge: "Loro pensano che la mia mente è una barca che ha preso il largo. Alcuni di quella gente del mio rione. Li vedo con la coda dell'occhio. Dopo che li ho aiutati a crescere, pensano che adesso sono io quello che blocca il progresso" (p. 87). E ancora: "Siamo nel 1979 la Giamaica è l'unico posto che fa piacevolmente eccezione perché non ci saranno casini. Be' almeno per oggi". Sembrano descrizioni molto vicine all'Italia del Sud quanto del Nord.
Marlon James, scrittore giamaicano, è vincitore del "Man Booker Prize 2015". Pertanto, la sua sensibilità e capacità nella scrittura, nel descrivere determinati argomenti, hanno magnetizzato l'abilità di traduttrice e dialoghista quale è Paola D'Accardi.
Un romanzo da leggere, "Breve storia di sette omicidi", lascia senza fiato, dispone alla riflessione sul concetto di potere, su ciò che è stato ed è ancora in epoca odierna, sull'omologazione, sulla sua capacità di condizionare la società senza lasciarle scampo. Se Enrico Berlinguer ha affermato che il potere è uno strumento insufficiente, ma necessario per realizzare i propri ideali; oggi, come negli anni settanta, il potere spesso si conforma semplicemente un mezzo fine a se stesso.