Il libro del giorno? Senti le rane - Affaritaliani.it

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Il libro del giorno? Senti le rane

di Lucilla Noviello

La letteratura di Paolo Colagrande è appiccicosa, contagiosa, piacevole e densa. La sua scrittura, in special modo in Senti le rane, edito da Nottetempo, procede per negazioni semantiche. E ci coinvolge subito attraverso l'ironia. Così, in questo libro, la storia di un prete che cede alla passione, di due amici ritrovati al bar che ne raccontano gli atti e i cedimenti, costruendo essi stessi le avventure - ed evocando in questo modo, attraverso  la meta letteratura, la possibilità di continuare a divertirsi attraverso le parole; anzi, a continuare a farlo solo con queste, così come accade in ogni storia, narrata prima e scritta poi, che diventa la storia di un mondo tutto intero. L'uso della prima persona, in Colagrande, ci conduce -  mentre l'autore si sbeffeggia dei generi letterari, dei film ultra conosciuti e dei protagonisti ormai diventati quasi mitici, come quelli di Via col vento, ma resta ancorato alla forma del romanzo - tra riflessioni morali lancinanti e illuminanti, e osservazioni sul corpo e la pochezza esistenziale di coloro che popolano le sue pagine, all'interno di un contesto italiano più accennato che descritto, e quindi capace di rappresentare un contesto umano più vasto, meno nazionale - che è poi quel che più conta. E' un libro raro, Senti le rane di Paolo Colagrande: lo si sfoglia dapprincipio con diffidenza, perché si intuisce subito che può essere rivelatore, non solo dei sui sensi, ma dei nostri; di noi lettori ignari che la nostra verità sia così palese; quella verità nuda e dunque un po' ridicola, come lo è persino nell'uomo vitruviano disegnato da Leonardo; figuriamoci se non lo è in noi, che abitiamo i nostri corpi, quasi sempre più brutti di quel disegno. Una verità che non può passare attraverso la filosofia, che il personaggio narrante aborrisce e neppure per le riflessioni poetiche, perché sembra che tutto si somigli in un'eco di voci animali o naturali o qualunque altra cosa esse siano. Che un senso generale non esista, né un superiore armonico e perfetto disegno, lo si capisce fin dalle prime pagine e forse fin dai primi anni di vita. Restano quindi le storie, divertenti e a volte con sorpresa inclusa, da raccontare a lungo ancora.

Paolo Colagrande, Senti le rane, Nottetempo editore. Pagg. 333. Euro 16,50.