Pasolini, lettera inedita al primo editore: "Voglio saldare il mio debito"
"Mi son capitate tante vicende e tanti contrattempi! Fortunatamente voi siete così paziente e gentile. Vi prego di farmi pervenire la somma che ancora vi devo"
Trovata lettera inedita di Pasolini, scriveva al suo editore per saldare il debito contratto per stampare il primo libro
"Gentile sig. Landi, vi chiedo scusa per il ritardo con cui mi ricordo di voi. Ma mi son capitate tante vicende e tanti contrattempi! Fortunatamente voi siete così paziente e gentile. Vi prego di farmi pervenire la somma che ancora vi devo e che conto di saldare subito. Vi saluto cordialmente".
Così scriveva, in una lettera inedita, il ventunenne Pier Paolo Pasolini nel febbraio 1943 a Mario Landi, il libraio antiquario bolognese che nel 1942 aveva dato alle stampe Poesie a Casarsa, il suo debutto con versi in friulano.
Pasolini aveva pagato di tasca propria la stampa del libro e nella breve missiva - pubblicata online da Tortuga Magazine - lo scrittore si mostra preoccupato di saldare il suo debito. La Libreria Antiquaria Landi in piazza San Domenico a Bologna aveva pubblicato il volumetto in brossura in 300 copie numerate con poesie in dialetto friulano scritte da Pasolini nel paese della madre, Casarsa.