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Palladio Holding, la società TCH è diventata la nuova proprietaria di Cimos

Si è concluso oggi il processo di vendita del produttore sloveno di pezzi di ricambio per autoveicoli Cimos alla società TCH, che fa parte del gruppo italiano Palladio Holding. L’affare si è concluso con successo dopo che sono state soddisfatte tutte le condizioni previste dal contratto di compravendita sottoscritto dai venditori e dal compratore il 14 ottobre 2016. Ai venditori è stata pagata una somma pari a 100.000euro. Sono stati effettuati anche il trasferimento delle azioni e la registrazione delle quote di proprietà. Per la ricapitalizzazione di Cimos, TCH ha già versato sul conto fiduciario 18,3 milioni di euro di capitale fresco, che in parte verrà destinato al capitale circolante per ammodernare la produzione e migliorare le attività commerciali e la gestione della società e in parte verrà usato per rifondere le banche bilaterali. Il compratore si farà carico della gran parte degli obblighi rimanenti nei confronti delle banche bilaterali entro la fine di maggio, quando garantirà a Cimos liquidità per una somma pari a 15 milioni di euro.

La direzione di Cimos ha eseguito la ristrutturazione operativa, che si è rivelata di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’azienda. Allo stesso tempo si sono svolte la ristrutturazione finanziaria e la ricerca di un nuovo proprietario. Questo processo si è concluso oggi con esito positivo. Il dott. Imre Balogh, presidente del consiglio di amministrazione della Società di gestione dei crediti bancari che ha guidato il consorzio dei venditori titolari del 92,3% delle azioni di Cimos, dopo la conclusione del processo di vendita ha dichiarato: »Vista la conclusione positiva di questa vicenda, che è durata quasi due anni e si è rivelata estremamente complessa, possiamo affermare con soddisfazione di avere tagliato il traguardo e che tutte le parti interessate sono concordi nell’affermare che questo è il risultato migliore per Cimos e gli altri soggetti coinvolti. Dopo un lungo processo di vendita, Cimos ha finalmente trovato un nuovo proprietario e soprattutto un partner strategico che garantirà alla società un nuovo inizio e provvederà allo sviluppo e alla crescita futuri. Palladio possiede, mediante gli investimenti nel Gruppo Dynamic Technologies e in TCH, una vasta esperienza e riconoscibilità nel mondo dell’industria automobilistica, e annovera molti esempi in cui è riuscito a trasformare imprese in difficoltà in soggetti leader nei propri settori. L’investitore assicurerà a Cimos le competenze necessarie per tornare ad essere un’impresa di successo. A DUTB interessa che l’attività commerciale si svolga in modo sostenibile e per tale motivo seguirà con attenzione lo sviluppo a lunga scadenza di Cimos, visto che rimarrà il suo creditore principale anche in futuro«. Anche Lidia Glavina, Presidente del consiglio di amministrazione della Holding pubblica slovena, è molto soddisfatta della conclusione positiva della vicenda relativa a Cimos: »SDH, come membro del consorzio di vendita, ha collaborato attivamente nel processo di vendita, ritenendo di vitale importanza una sua positiva conclusione al fine di difendere le conoscenze e il bagaglio tecnologico di alto livello di Cimos e di conservare quanta più produzione e posti di lavoro possibili. Occorre rendersi conto che per Cimos, che oggi funziona meglio che in passato e ottiene risultati migliori, è stata decisiva l’entrata nella struttura proprietaria di un investitore privato con capitali freschi. Su queste basi gli acquirenti di Cimos prolungheranno la collaborazione con la società di Capodistria e ciò rappresenta un altro segnale positivo per la sua esistenza e il suo futuro.

Bisogna sottolineare che si conclude con successo un processo di vendita estremamente impegnativo e molto particolare, visto che si è svolto contemporaneamente alla ristrutturazione finanziaria e commerciale della società secondo i dettami del procedimento di concordato in atto. Durante il processo di vendita si è reso necessario raggiungere un accordo con numerose parti interessate, e siamo perciò molto soddisfatti che tutti i soggetti che hanno collaborato attivamente abbiano creduto nel potenziale di Cimos, abbiano insistito nei negoziati, li abbiano conclusi con successo e abbiano dato a questa società un’ulteriore occasione.

Auguriamo a Cimos un futuro costellato di successi commerciali e di sviluppo duraturo.« Gino Berti, presidente del consiglio di amministrazione di TCH, dopo la conclusione dell’affare ha speso qualche parola sul futuro dell’azienda: "La transazione ha richiesto un impegno straordinario da parte di tutte le parti interessate e occorre affermare chiaramente che non sarebbe stato possibile raggiungere questo traguardo senza che i venditori, la dirigenza, i dipendenti e i loro rappresentati, le banche slovene ed estere, i compratori, i fornitori e le forze politiche locali e nazionali collaborassero tra loro. Vorremmo ringraziare tutti e in particolare i ministri Zdravko Počivalšek e Goran Marić, che si sono impegnati a fondo per risolvere la vertenza, che è durata due decenni e ha rappresentato un grosso ostacolo alla sottoscrizione dell’accordo di compravendita.

Il nuovo proprietario e la nuova dirigenza si impegneranno senza sosta per garantire a Cimos nuovi ordinativi, che negli ultimi tempi si sono drasticamente ridotti anche a causa della sua difficile situazione finanziaria. Il compito fondamentale per risanare con successo la società è riportare il portafoglio ordinativi a un livello accettabile, il che sta già avvenendo con un ritmo accelerato. Si sono già avviati dialoghi e negoziati costruttivi con i principali acquirenti di Cimos, che sono allo stesso tempo partner di lungo corso TCH, mentre il nuovo proprietario e la nuova dirigenza sono convinti che Cimos ripagherà la loro fiducia.

Tuttavia, ci aspettano numerose altre sfide, e quindi non bisogna aspettarsi che i risultati della riorganizzazione del gruppo saranno subito visibili, in particolare considerando il funzionamento specifico dell’industria automobilistica, dove di solito dal momento in cui si riceve un ordine alla consegna del prodotto possono passare anche 18 mesi. Nonostante ciò siamo convinti, in base alle nostre precedenti esperienze, che con il nostro aiuto Cimos verrà risanata con successo in tempi ragionevoli.

TCH è fiera di essere diventata un partner strategico di Cimos e si impegna con determinazione a stilare un programma a lunga scadenza che assicuri un futuro pieno di successi per Cimos e le sue parti interessate. Per raggiungere questo obiettivo investiremo già quest’anno 35 milioni di euro. Progettiamo di investire altri 50 milioni di euro nei prossimi tre anni, al fine di razionalizzare e consolidare la base industriale di Cimos e di permettere al nostro sistema aziendale di navigare in tutta sicurezza attraverso le fluttuazioni cicliche tipiche dell’industria automobilistica. In tal modo riusciremo a sviluppare appieno il potenziale commerciale e produttivo del gruppo TCH-Cimos. La nuova sede del gruppo sarà a Capodistria. Rimarrà in Slovenia anche il centro di sviluppo, che sul lungo periodo garantirà al territorio posti di lavoro ad alto valore aggiunto.«

Giorgio Drago, amministratore delegato della Palladio Holding, ha dichiarato: “Siamo contenti di aver completato con successo una transazione complessa come questa, che ha richiesto da parte nostra uno sforzo notevole negli ultimi mesi. Vorrei inoltre sottolineare che non sarebbe stato possibile raggiungere tale risultato senza il supporto di tutte le parti interessate coinvolte. D’ora in avanti TCH e Cimos saranno pronti a unire gli sforzi per creare il gruppo leader europeo nella produzione di componenti automobilistici e rafforzare i legami di collaborazione, già solidi e duraturi, con i rispettivi clienti. Potranno inoltre trarre vantaggio e beneficiare della considerevole esperienza che Palladio Holding ha acquisito nell’industria automobilistica attraverso i suoi investimenti e le sue capacità distintive di gestire con successo operazioni di risanamento complesse.” Gerd Rosendahl, presidente del consiglio di amministrazione di Cimos, ha affermato a tal proposito: “Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a portare a complimento la privatizzazione del gruppo Cimos, che è durata quasi due anni e ha richiesto il massimo sforzo di tutte le parti interessate. Sono convinto che Palladio Automotive e Cimos rappresentino un’ottima combinazione strategica.

L’unione di Palladio Automotive e Cimos, con il suo incredibile potenziale sinergico e la sua presenza nel mercato globale, è senza dubbio il giusto punto di partenza per garantire il futuro successo commerciale della società. Le condizioni per il rafforzamento della posizione di Cimos nel mercato automobilistico offrono l’occasione di ottimizzare ulteriormente il suo modello di business, e hanno già contribuito ad ottenere grossi progressi grazie all’entusiasmo e al senso di appartenenza dimostrati dai dipendenti in tutti i processi produttivi e in tutte le regioni in cui opera il gruppo. Siamo orgogliosi di quanto ottenuto negli ultimi tre anni e ci rallegriamo delle sfide e delle opportunità che si prospettano al gruppo. Un gruppo che creerà valore aggiunto a lungo termine ai proprietari, ai compratori e ai dipendenti.”

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