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Edison e Sterling, IoT tra impresa e fantascienza

A volte il confine tra scienza e fantascienza è più sottile di quel che sembra. Lo ha confermato l'Innovation Day, secondo appuntamento dell'Edison Innovation Week. Il gruppo ha ospitato nella sede di Foro Buonaparte, a Milano, un panel concentrato su Internet of Things e Big Data. Una serie di intereventi, moderati da Federico Ferrazza, neo-direttore di Wired, con una presenza d'eccezione, quella di Bruce Sterling. Lo scrittore di fantascienza, padre del cyberpunk, non ha parlato delle sue opere letterarie, ma di un progetto che proprio in questi giorni sta prendendo corpo a Torino. Si tratta di Casa Jasmina, una casa connessa e open source nata dalla collaborazione con Massimo Banzi, co-fondatore di Arduino.
É una casa del futuro? Anche, ma non solo. Si tratta di un luogo aperto ai maker, un po' laboratorio, un po' galleria e un po' B&B. Dove sperimentare e innovare con la IoT. Un luogo dove esporre e mostrare le best practice della casa connessa. Un laboratorio dal basso che vive di idee e che non traccia una direttrice ma avanza verso il futuro per prove e sperimentazioni. Come ha sottolineato Jasmina Tesanovic, attivista, scrittrice e moglie di Sterling. “Non sappiamo ancora quali saranno gli oggetti che caratterizzaranno il nostro futuro. Non dipende solo dal risparmio, né dalla loro qualità ma anche dalla capacità di essere accettati culturalmente”. Anche perché la IoT non è solo una rivoluzione tecnologica già in atto: è anche una potenziale “rivoluzione del nostro modo di vivere e della nostra economia”.
Le idee di Sterling e Tesanovic si sono alternate con quelle di manager e tecnici. Perché il racconto e la sperimentazione non si trovano solo sui libri e nelle case-laboratorio. Ma anche in azienda. Fabio Bellifemine ha tracciato i progetti di Energy@Home; Benjamin Mousseau, dell'Istituto Europeo di ricerca ha disegnato il futuro della Smart Cities. Lorenzo Sessa, direttore marketing di Edison Energia, ha esposto i risultati di Energy Control, una soluzione che monitora online i consumi elettrici e consente di avere un quadro dettagliato delle abitudini di consumo della famiglia. Un'idea che promette di acquisire maggiore importanza in una casa sempre più connessa.
Luca De Biase, giornalista del Sole24Ore, ha tentato di trovare una sintesi tra un modello di progresso dal basso, rappresentato da Casa Jasmina, e quello top down dei grandi gruppi. Perché le imprese “non sono un luogo di produzione ma di conoscenza”. La sfida, anche per i leader di mercato, è “sapersi rinnovare a tal punto da distruggere il proprio passato prima che lo facciano altri”. Un'idea ben rappresentata da Fabrizio Renzi, direttore tecnologia e innovazione di IBM, gruppo nato producendo affettatrici elettriche e oggi concentrato (tra le altre cose) su IoT e macchiene senzienti.
A proposito di scienza e fantascienza: la distinzione è quasi svanita nell'intervento di Vittorio Pellegrini, direttore dei Graphene Labs, sullo sviluppo e le infinite possibili applicazioni del grafene, un materiale potenzialmente rivoluzionario grazie a leggerezza, solidità, imperpeabilità e conducibilità.
Gli interventi sono stati un assaggio dei lavori di contruzione del Charter dell'Innovazione, il manifesto che raccoglierà le idee sull'Italia da lascaire in eredità dopo Expo. L'incontro conferma l'impegno di Edison nello stimolare il confronto tre le menti più brillanti di questo secolo su innovazione, sostenibilità, crescita economica e sociale.
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