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"L'insegnamento di Bottura, la stella Michelin e... niente tv (il mio posto è la cucina)" - Parla Jessica Rosval, chef regina del food
Protagonista a Eataly (format Giovani Talenti), Jessica Rosval si racconta: "Mi sono innamorata dell'Italia quando sono arrivata 12 anni fa. Cerco di dare un tributo a questo Paese con i miei piatti. E ho fondato un'associazione che..."

Jessica Rosval - Ph Cinefood
"L'insegnamento di Bottura? Uno chef è più della somma delle sue ricetta. La tv? Il mio posto è la cucina" - Parla Jessica Rosval, stella del food (e Michelin)
Sei stella Michelin con Il Gatto Verde. Ci racconti i segreti del tuo ristorante?
"Sta nelle persone che ci lavorano dentro. Noi siamo una squadra. All'inizio eravamo pochi - con quattro cuochi in cucina - poi abbiamo più raddoppiato, siamo cresciuti insieme. Siamo molto legati e dedicati a quello che stiamo facendo. E insieme ci divertiamo, questa è una cosa fondamentale. Lavoriamo per passione, per esprimere qualcosa di nuovo, fresco e interessante. Per riuscirci servono spazi sani e creativi, questo è quello che fa tutta la differenza nella mia cucina al Gatto Verde"
Nella tua cucina quali sono i piatti forti?
"Ognuno ha il suo perché. C'è una grande ricerca che va dietro ogni singolo piatto. Mi sono innamorata dell'Italia quando sono arrivata 12 anni fa. Mi ero detta che dovevo girare il mondo intero, ricercare tutte le storie, le culture, le tradizioni. E in questo Paese è un lavoro infinito. L'Italia un archivio immenso di informazioni, poesie, canzoni, cultura. Io ogni giorno cerco di dare un tributo, un omaggio alla bellezza italiana attraverso i piatti. Di storie che magari rinascono attraverso il fuoco, che usiamo come punto di cottura e che ci conduce sempre alla 'scoperta'. Perché scoprire e cucinare col fuoco ci porta indietro all'inizio del tempo. Scoprire il fuoco, nuovi approcci e sapori, ma anche questo nuovo territorio, si accompagna con questo nuovo tipo di cucina che stiamo facendo al Gatto Verde"

Jessica Rosval - Foto Stefania Gambella
Il tuo incontro con Massimo Bottura, quali insegnamenti ti ha dato lui?
"Uno dei più grandi insegnamenti che Massimo mi ha dato, 12 anni fa, quando l'ho conosciuto è che uno chef è più della somma delle sue ricette. Lo ripete ancora oggi. Siamo capaci di fare molto di più che soltanto dei piatti. E ho preso questa filosofia come grande esempio anche quando ho fondato, con la mia cara amica (Caroline Caporossi, ndr) a Modena, l'Associazione per l'integrazione delle donne. Successivamente abbiamo aperto Roots, progetto sociale, ristorante senza scopo di lucro, dove, per donne migranti con situazioni delicate, facciamo formazione culinaria e inserimento nel mondo lavorativo..."
Quindi...
"Con la mia cucina e con questa ispirazione mi sono sentita capace di trasformare parti della mia comunità, di avere un impatto positivo sulle persone attorno a me e di iniziare a costruire questo mondo nel quale sogno di vivere. Senza fermarmi solo alla realizzazione dei piatti. Quello di Bottura è stato un grande insegnamento che mi ha aperto gli occhi sul potenziale di questo mestiere e su ciò che noi possiamo fare tutti i giorni"
Di cucina si parla tantissimo ormai in televisione, tanti programmi sono seguitissimi e diventati cult. Ce n'è uno che segui e ti piace particolarmente?
"Ho conosciuto degli chef che vanno in televisione, persone eccezionali, ma purtroppo io non guardo la tv, perché sono in cucina tutte le sere e mi perdo le puntate. Però mi auguro sempre che questi questi grandi chef, continuino a dimostrare, comunicare - come stanno facendo e sempre di più - cosa significa fare lo chef o il cuoco, che viene molto prima dello chef. Ma anche continuare il racconto della bellezza nel fare questo mestiere, il lungo viaggio per diventare chef: sono tanti anni di formazione, studio, impegno e grande lavoro"
Da Barbieri a Cannavacciuolo o Borghese - se potessi lavorare in televisione... con chi ti piacerebbe?
"Io non lavoro in televisione e non saprei dire com'è lavorare in televisione. E' qualcosa che non ho fatto. Non sono timida, ma ognuno ha il suo posto dove si sente al suo agio"
E per Jessica...
"E' nella mia cucina, nei ristoranti, facendo quello che faccio. Stimo molto tutti quegli chef, ho già lavorato in cucina con anche Chiara Pavan - che è andata anche alla TV - una persona eccezionale. Ma non saprei scegliere con chi, perché non so com'è. Ma io li invito volentieri, se vogliono fare qualche giorno insieme a me, nelle mie cucine. Sono tutti invitati. La cucina esiste per stare insieme. Dobbiamo continuare a collaborare, lavorare insieme più che possiamo"
E inoltre...
La ricetta per la Stella Michelin ... Guarda la video intervista a Jessica Rosval
Jessica Rosval, stella del food (e Michelin) star per il format Giovani Talenti a Eataly
Jessica Rosval di Al Gatto Verde di Modena è stata protagonista del format Giovani Talenti a Eataly Milano Smeraldo, in collaborazione con Identità Golose - durante il quale il ristorante Food&Pizza Theatre ospita i protagonisti della nuova scena gastronomica italiana per serate uniche. Stella del food, insignita di una Stella Michelin e della Stella Verde per la sostenibilità - e pochi giorni fa ha ottenuto il massimo riconoscimento dei 5 cappelli della Guida de L’Espresso.
Canadese, classe 1985, in Italia da più di dieci anni, la chef del ristorante ospitato all’interno di Casa Maria Luigia - l’accogliente Guest house voluta da Massimo Bottura e dalla moglie Lara Gilmore per una clientela cosmopolita - ha portato a Milano la sua cucina consapevole, elegante e primordiale, costruita attorno alla forza viva del fuoco.
Il menù di Jessica Rosval

“Modena Pil Pil”, un incontro tra baccalà, gelatina di cotechino e porro, che unisce mare e terra in un equilibrio sorprendente di texture e intensità
"Borlengo dell’Appennino con Tartufo nero Emiliano”: ispirato alla cucina povera contadina, questo piatto invita a riflettere sull’abbondanza dei nostri Appennini.
“Agnello del nuovo mercato”, abbina la delicatezza della carne a una suya di nocciole, yam e albicocca, in un gioco di dolcezze e affumicature che richiama le influenze delle cucine di tutto il mondo.
“Appennino”, un dessert evocativo a base di latte e siero di Bianca Modenese, caramello al carbone, funghi porcini e cedro, che unisce eleganza, memoria e innovazione.
Chi è Jessica Rosval
La passione di Jessica Rosval per la cucina si è accesa da giovane, all’età di quindici anni. Gli oltre vent’anni di esperienza hanno plasmato la sua creatività, espressa quotidianamente nel suo lavoro culinario. Dopo aver completato gli studi nella sua città natale di Montréal, Rosval ha iniziato il suo percorso professionale come Chef de Partie sotto la guida dello chef Laurent Godbout, dove ha perfezionato la tecnica ed è stata influenzata dalla cucina francese moderna del Québec. Nel 2004 ha lavorato per due anni al fianco della chef Melissa Craig, ricoprendo il ruolo di Executive Sous Chef e affinando ulteriormente la sua visione creativa e le sue capacità di leadership. Nel 2013 si è trasferita in Italia per entrare nella brigata dell’Osteria Francescana in qualità di Chef de Partie. Nel 2016 ha assunto la responsabilità della gestione degli eventi internazionali del ristorante.
Nel 2019 è diventata Chef de Cuisine di Casa Maria Luigia, la guesthouse aperta da Massimo Bottura e Lara Gilmore, dove ha sviluppato diverse esperienze culinarie di rilievo: Francescana at Casa Maria Luigia, il brunch domenicale Tòla Dòlza e, nel 2023, l’apertura del ristorante Al Gatto Verde.
Nel 2021 Rosval ha co-fondato l’Associazione per l’Integrazione delle Donne (AIW), un’organizzazione no-profit dedicata alla creazione di programmi di formazione professionale per donne migranti provenienti da contesti svantaggiati. Nel 2022 l’associazione ha inaugurato Roots, un ristorante e centro di formazione che offre mentorship e percorsi di inserimento lavorativo per future professioniste del settore. Il suo lavoro, sia culinario che sociale, ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Nel 2021 è stata nominata Chef dell’Anno da Le Guide de L’Espresso e Donna dell’Anno da Identità Golose. L’anno successivo il suo brunch Tòla Dòlza ha ricevuto il premio Miglior Brunch 2022 da 50 Top Italy Luxury e il Rising Star Award a The Best Chef Awards. Nel 2023 è stata premiata come Miglior Chef Donna da Identità Golose, in collaborazione con Acqua Panna e San Pellegrino, e ha vinto il premio Piatto dell’Anno. Nello stesso anno è stata anche nominata Chef dell’Anno dalla guida Emilia Romagna a Tavola. Nel 2024 Casa Maria Luigia, insieme ai ristoranti Francescana at Maria Luigia e Al Gatto Verde, si è classificata al quinto posto nella lista 50 Top Italy – The Best Italian Restaurants: Luxury, ricevendo anche il riconoscimento speciale di “Pasto dell’Anno”.
Nello stesso anno, Al Gatto Verde è stato inserito sia nella Guida Michelin che in Le Guide de L’Espresso, ottenendo due Cappelli. Anche Gambero Rosso ha riconosciuto l'innovazione del ristorante premiandolo come “Novità dell'anno”. Il suo impegno per il cambiamento sociale è stato riconosciuto a livello globale con il titolo di Champion of Change, conferito da The World’s 50 Best Restaurants nel 2024. Nel novembre dello stesso anno, Al Gatto Verde ha ricevuto sia la Stella Michelin Rossa che la Stella Verde, segnando un altro traguardo nel percorso visionario di Rosval nel mondo della gastronomia. Nel giugno 2025, Al Gatto Verde, si è classificato al 92° posto nella lista The World’s 50 Best Restaurants, ottenendo un importante riconoscimento internazionale per il suo approccio innovativo e la sua cucina consapevole.
