Revelè presenta 'O Mar ‘O Mar': "Il mio canto d’appartenenza. La mia radice, anche da lontano" - Affaritaliani.it

MediaTech

Ultimo aggiornamento: 12:18

Revelè presenta 'O Mar ‘O Mar': "Il mio canto d’appartenenza. La mia radice, anche da lontano"

O Mar ‘O Mar "è il richiamo che sentivo ogni giorno da lontano: il mare, il Vesuvio, la luce, il calore"

di Redazione

Revelè, fuori il singolo d’esordio “O mar ‘o mar”

E' in radio e in digitale “‘O Mar ‘O Mar”, il brano d’esordio del cantautore partenopeo Revelè. “‘O Mar ‘O Mar” (distribuito da Artist First), prodotto da Mario Meli (produttore di artisti come Annalisa, Alfa e Clementino), è un brano nato dalla nostalgia e dal bisogno profondo di tornare a casa, quella vera, che profuma di mare, silenzio e memoria. Scritto da Revelè in un momento di lontananza fisica ed emotiva dalla sua terra, il brano è un dialogo intimo con il mare di Napoli, che si fa simbolo dell’origine, del ritorno e di un legame indissolubile con ciò che lo ha formato. Attraverso una scrittura autentica e una fusione tra pop contemporaneo e radici mediterranee, “‘O Mar ‘O Mar” si presenta come una preghiera moderna, rivolta a ciò che riesce a salvare dalla solitudine.

«Sono nato a Napoli, ma la mia infanzia si è divisa tra Melito e il confine con Scampia – racconta Revelè – Mio padre si è ammalato di cancro quando avevo appena due anni, e se n’è andato quando ne avevo nove. Quegli anni sono stati un limbo fatto di silenzi, domande senza risposte e attese sospese. A tredici anni, dopo essermi trasferito a Bergamo, ho iniziato a scrivere per restare a galla, per dare voce alla balbuzie, al vuoto, alla nostalgia. “‘O Mar ‘O Mar” è il richiamo che sentivo ogni giorno da lontano: il mare, il Vesuvio, la luce, il calore. È il mio canto d’appartenenza. La mia radice, anche da lontano.»

Chi è Revelè

Giuseppe Cacciapuoti, classe 1997, in arte Revelè, è un artista, attore e autore partenopeo la cui ricerca abbraccia la musica, il teatro e la scrittura come forme complementari di una stessa tensione poetica. Il progetto mescola pop elettronico, sonorità urban, atmosfere cinematografiche e testi profondamente viscerali, in un dialogo costante tra fragilità e potenza. Durante l’adolescenza inizia a muovere i primi passi nella musica, lasciandosi ispirare dalle voci del cantautorato italiano, da Pino Daniele a Mango, che diventano presto la sua guida creativa.