Sansonetti contro Berlinguer: volano stracci a sinistra per l’Unità
Dietro questa vicenda c’è naturalmente anche l’astio che “la compagnia del martello” ha contro Matteo Renzi che di Romeo non è amico, ma amicissimo
L’apparente casus belli, diciamo così, non è stata tanta l’arditezza dell’azione intrapresa da un editore che con la sinistra c’azzecca poco assai, quanto dal fatto che l’editore stesso -e soprattutto il nuovo direttore Sansonetti- ha licenziato tutti i giornalisti della vecchia Unità, non filandoseli, come si suol dire, di pezza, nonostante che siano da anni impegnati in battaglie sindacali per i loro diritti.
Del tutto marginalmente, facciamo umilmente notare che mentre la sinistra ha sempre licenziato i propri lavoratori, soprattutto in campo giornalistico, Silvio Berlusconi non l’ha mai fatto una volta in Mediaset.
Basti pensare a Fausto Bertinotti e i licenziamenti a Liberazione, per dirne solo una. La via dell’inferno, come è noto, è lastricata di buone intenzioni e di pessimi esempi. Dunque dicevamo che solo ufficialmente il motivo del contendere è quello dei poveri lavoratori, in realtà dietro c’è dell’altro. E specificatamente i pessimi rapporti che il furbo Sansonetti ha con i suoi ex colleghi e compagni di lotta rivoluzionaria.
Ad esempio, Bianca Berlinguer non lo sopporta e quando ha visto che allungava le mani non su di lei (mica è il buon montanaro Mauro Corona), ma sul giornale è intervenuta pubblicamente. “Nostro padre non è un brand, lasciatelo in pace!”, ha tuonato la pasionaria rosso – rosa, la tenuità dei colori è d’obbligo data la tenuità della vera passione politica.
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