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WhatsApp cambia la privacy: ecco cosa succederà

WhatsApp ha cambiato le impostazioni sulla privacy e dal 15 maggio sta sollecitando i suoi utenti a dare il loro consenso, per non essere estromessi dal servizio. Tuttavia, l’azienda controllata da Facebook sembra orientata a fare marcia indietro, per una concomitanza di ragioni.

La prima riguarda le obiezioni da parte del Garante della Privacy, visto che i dati degli utenti potrebbero essere utilizzati anche per finalità di marketing. La questione non è stata sollevata solo in Italia, anzi è il corrispettivo tedesco del Garante della Privacy il più critico nei confronti di questo cambiamento. Proprio dalla Germania è partita un’azione legale nei confronti di Facebook Ireland Ltd. per chiederle di non raccogliere alcun dato dagli utenti di WhatsApp o di elaborarlo per i propri scopi.

Inoltre, WhatsApp teme di perdere molti utenti, che sempre più numerosi stanno migrando verso altre piattaforme di messaggistica, da Signal a Telegram, che proprio grazie a queste polemiche si stanno fregando le mani.

Questo “trasloco” avviene tramite l’esportazione delle chat, che si può fare grazie all’opzione presente nella stessa app (ma solo agendo su una chat per volta) o in maniera più comoda grazie a strumenti esterni, come ad esempio iTransor for WhatsApp.

A fronte di questa duplice minaccia, WhatsApp è tornata sui propri passi e ha affermato che non cancellerà subito gli account di chi rifiuta le novità sulla privacy.

Dopo “alcune settimane” di attesa, però, la piattaforma dovrà prendere una decisione, perché gli utenti che non accetteranno il nuovo regime dovranno subire un downgrade del servizio: non si potrà più chiamare, ne’ accedere all'elenco delle chat, anche se si potrà ancora rispondere alle chiamate e alle videochiamate in arrivo.

In seguito WhatsApp interromperà i messaggi e, dopo 120 giorni di inattività, gli account in questione verranno eliminati in automatico, azione peraltro irreversibile.

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