Medicina
Alzheimer, nasce "Lecanemab": il nuovo farmaco che dà speranze ai malati

Luci e ombre sui risultati: promettenti, ma ci sono ancora molti dubbi. E ora i pazienti aspettano l’ok dalla FDA
Alzheimer, le speranze dal nuovo farmaco Lecanemab
Anche se a piccoli passi le buone notizie arrivano dal mondo della ricerca scientifica. E’ sperimentale ma molto promettente, è un farmaco che sembrerebbe avere il potenziale per rimuovere una sostanza chiamata amiloide dal cervello e conseguentemente rallentare il morbo di Alzheimer.
I primi risultati sono significativi. Il farmaco, denominato "lecanemab", ha ridotto del 27% il tasso di declino cognitivo, e questo in uno studio su 1.800 pazienti nelle prime fasi dell'Alzheimer. La notizia è stata data dai ricercatori al meeting Clinical Trials on Alzheimer's Disease a San Francisco e lo studio è stato pubblicato da “The New England Journal of Medicine”.
Alzheimer, lieve miglioramento tra i pazienti testati
I pazienti testati che hanno ricevuto "lecanemab" hanno avuto un lieve miglioramento. Circa mezzo punto in più su una scala di funzionamento mentale da zero a 18 punti, una differenza piccola ma statisticamente significativa. Il dottor Christopher van Dyck, direttore del Centro di ricerca sull'Alzheimer di Yale ha confermato che i risultati sono solidi e reali. A dissentire Madhav Thambisetty del National Institute on Aging, che ha definito i risultati "un effetto molto limitato che potrebbe non essere assolutamente avvertito dai pazienti”.
Una persona su cinque che ha ricevuto lecanemab ha avuto qualche controindicazione come gonfiore, sanguinamento nel cervello, mal di testa, disturbi visivi e confusione. “Ma la maggior parte degli effetti collaterali sono "da lievi a moderati”- ha osservato Marwan Sabbagh del Barrow Neurological Institute- e il numero di anomalie rilevate sulle scansioni cerebrali era "entro le aspettative”. Nonostante ciò qualche critico ritiene il Iecanemab un farmaco abbastanza delicato che avrebbe dei rischi superiori agli effetti benefici.
Alzheimer, il farmaco sviluppato da giapponesi e americani
Lecanemab è stato sviluppato dalla società giapponese Eisai con la società statunitense Biogen. L'apparente successo di lecanemab arriva dopo molti anni di frustrazione e fallimento per le aziende che sviluppano farmaci progettati per eliminare l'amiloide dal cervello.
Finora, solo un farmaco amiloide, Aduhelm, aveva ricevuto l'approvazione dalla Food and Drug Administration. Quel farmaco, sviluppato da Eisai e Biogen, è stato approvato nel 2021. Le vendite di Aduhelm sono state lente, soprattutto perché Medicare coprirà il farmaco solo per i pazienti che partecipano a una sperimentazione clinica.
Ma i malati di Alzheimer e le loro famiglie stanno già anticipando l'arrivo del lecanemab, nonostante i suoi limiti. La Food and Drug Administration dovrebbe prendere una decisione entro il 6 gennaio 2023.