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Medicina
Come essere una donna in salute: attività fisica, stile di vita corretto e...

8 marzo, come essere una donna in salute

Essere donna è un’avventura unica che non si interrompe mai. Le donne sono per natura generose e altruiste, hanno uno spiccato senso di responsabilità e sanno operare in “modalità multitasking”. In pratica, meglio della maggior parte degli uomini, sanno fare contemporaneamente più attività. La salute è da sempre nelle mani delle donne, perché sono le donne che si occupano della salute nella famiglia. Ogni tanto, però, è giusto che anche le donne si prendano una pausa e pensino un po’ a se stesse.   

Essere donna è un qualcosa di meraviglioso, un viaggio contraddistinto da peculiarità fisiche e psicologiche che lo rendono unico. In alcuni casi, però, le stesse peculiarità possono favorire l’insorgenza di disturbi. Questi aspetti hanno in molti casi motivazioni fisiologiche, in alcuni casi addirittura genetiche. Per esempio, le donne sono più empatiche e quindi più soggette ad ansia e stress poiché il loro cervello e le loro facoltà cognitive sono biologicamente più predisposte a rispondere a stimoli di natura emotiva.

8 marzo, il delicato equilibrio femminile

Le donne soffrono maggiormente di disturbi urinari in quanto l’uretra femminile è più corta di quella maschile, inoltre l’assenza dell’effetto battericida delle secrezioni prostatiche e un sito d’apertura più facilmente raggiungibile, agevolano il percorso dei germi.

Esistono poi, per ovvie ragioni, alcune problematiche esclusivamente femminili come, per esempio, le infiammazioni e infezioni vaginali. Certamente, in particolare quando una ragazza diventa donna, per vivere in salute tutti i mesi, poi per affrontare serenamente la gravidanza e quindi accogliere la nuova fase di vita legata alla menopausa ogni donna deve poter vivere serenamente la propria femminilità.

E viverla bene significa avere un corretto stile di vita (primo alleato del benessere). I medici consigliano il movimento piuttosto che la sedentarietà (nemica numero uno  della regolarità e dell’equilibrio intestinale). Inoltre l’attività fisica stimola le endorfine regalando una sensazione di benessere globale che favorisce il mantenimento dello stato di salute.

8 marzo, la salute è anche nell'alimentazione sana ed equilibrata

È inoltre basilare seguire un’alimentazione sana ed equilibrata: verdure crude e cotte, frutta fresca di stagione, cereali integrali, legumi, pesce e carne, soprattutto bianca. Il bere frequentemente, soprattutto lontano dai pasti, aiuta a depurare l’organismo, limitando l’accumulo di tossine favorirendo la diuresi ed evitando l’accumulo di batteri nella vescica.

È importante prestare particolare attenzione all’igiene intima quotidiana con detergenti e prodotti dermoprotettivi in grado di ricostruire la fisiologia cutanea ed il pH fisiologico. “L’elemento che accomuna molte problematiche legate alla donna e dal quale dipende la salute e il benessere è l’intestino. Esso ospita il microbiota intestinale, cioè centinaia di miliardi di microrganismi, di origine batterica e non che vivono in simbiosi con il corpo umano, svolgendo diverse funzioni quali il mantenimento della risposta immunitaria agli agenti patogeni e il controllo delle funzioni metaboliche, della digestione dei cibi, dell’assorbimento e dell’assimilazione delle sostanze nutritive.

Spesso il suo equilibrio con il corpo umano è perturbato da diversi fattori, e in tal caso si parla di disbiosi, spesso associata a disturbi quali gonfiori, meteorismo e stipsi. Tra le strategie usate per il ripristino dell’eubiosi, e cioè del normale equilibrio tra il microbiota intestinale e il corpo umano, vi è l’uso di probiotici - spiega il dott. Giovanni Marasco Gastroenterologo e Dirigente Medico presso IRCCS S. Orsola, Ricercatore presso l’Università di Bologna e Referente scientifico Schwabe Pharma Italia in grado quindi di migliorare i sintomi così fastidiosi e comuni nella donna, oltre che regolare la risposta allo stress.

Da sempre la pancia viene identificata come la sede delle emozioni. Diversi studi dimostrano come vi sia effettivamente una vera e propria comunicazione bidirezionale tra il cervello e l’intestino, tanto che quest’ultimo viene chiamato “secondo cervello” o cervello enterico: non a caso quando siamo sottoposti a uno stimolo stressante prolungato, il nostro organismo risponde sia con sintomi correlati allo stato emotivo (ansia, disturbi dell’umore, insonnia…) che somatici come quelli intestinali (crampi addominali, diarrea, nausea).

Gli studi più recenti hanno dimostrato come, per favorire il riequilibrio del microbiota intestinale e ottimizzare la corretta connessione dell’asse intestino-cervello, soprattutto quando coesistono sintomi correlati allo stato emotivo e sintomi somatici, alcuni specifici ceppi probiotici siano più indicati di altri; gli psicobiotici, ad esempio, sono dei particolari probiotici che agiscono migliorando sia la salute intestinale che mentale”.

Il tema del dialogo intestino-cervello sarà affrontato dal dott. Marasco anche nell’ambito del simposio dal titolo “Il cervello regista della salute” che si terrà il 15 Marzo presso Palazzo delle Stelline a Milano nell’ambito della Settimana Mondiale del Cervello.

8 marzo, essere donna significa un lungo viaggio in costante equilibrio psico-fisico 

“Nella maggior parte dei casi, anche  l’origine dei disturbi urinari femminili è batterica; di norma la vescica e le alte vie urinarie non contengono batteri, mentre nell’uretra vivono batteri della flora batterica ‘amica’; quando però è presente un’alterazione di quest’ultima- prosegue il dott. Marasco - i batteri patogeni, che dall’intestino hanno colonizzato l’area vaginale, risalgono attraverso l’uretra e arrivano alla vescica colonizzandola con conseguenti disturbi alle basse vie urinarie (cistite). Se non controllate e attentamente valutate, queste infezioni possono coinvolgere anche i reni con conseguenze gravi per l’intero organismo. Anche in questo caso l’origine è da ricercarsi il più delle volte a livello intestinale. La microflora batterica è la barriera naturale che protegge la salute genitale dai batteri patogeni: grazie all’acidità della mucosa vaginale (pH compreso tra 3,5 e 4,2), la microflora è in grado di svilupparsi e svolgere le proprie funzioni di difesa, ma quando il pH si altera questa barriera naturale può perdere di efficacia”.

Essere donna è un viaggio che corre lungo i binari dell’equilibrio: soprattutto ormonale, e dove le alterazioni della flora batterica intestinale e urogenitale possono rappresentare un serio svantaggio per la salute femminile. Un ruolo di primissimo piano è svolto proprio dalle abitudini quotidiane che preservano una comunicazione sana, efficace e bidirezionale tra il cervello e l’intestino.

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