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Medicina
Coronavirus. Come proteggere gli occhi, con occhiali e alimentazione

Il Coronavirus è stato isolato nelle secrezioni oculari, dove è in grado di replicarsi. La scoperta fatta da ricercatori dello Spallanzani, negli ultimi giorni ha fatto il giro del mondo: occhi non sono solo porta di ingresso ma fonte di potenziale contagio. Questo comporterà la massima attenzione nella fase due quando sarà fondamentale anche indossare protezioni individuali come occhiali avvolgenti con lenti protettive.

Nell’attesa potrebbe essere utile, attivare una alimentazione corretta, associata ad uno stile di vita idoneo, che favorisca lo stato di immunità del nostro organismo- spiega il *Prof Claudio Savaresi- favorendo anche la salute dell’occhio e la resistenza alle aggressioni da parte del Covid19. Quindi portare sulla tavola piatti di frutta come Kiwi, agrumi, ciliegia amazzonica e il mirtillo nero; pesce azzurro, il merluzzo oppure il salmone selvaggio dell’Alaska e gran parte dei vegetali, da oggi è un must per avere un prodotto estremamente qualitativo con sostanze altamente immunologiche’.

Coronavirus.Protezione degli occhi con occhiali e alimentazione

Quando l’adeguata preparazione degli alimenti per quantità e qualità, sia di difficile preparazione potrebbe essere utile ricorrere agli integratori. Numerose evidenze scientifiche dimostrano come nelle popolazioni occidentali la dieta da sola non sia in grado di fornire tutti i micronutrienti essenziali per il mantenimento delle normali funzioni fisiologiche dell’organismo.

Bisogna sottolineare che gli integratori non sostituiscono un’alimentazione equilibrata e variegata e neanche uno stile di vita sano, ma sono molto utili a migliorare significativamente il nostro organismo quando non riesce a produrre tutte le sostanze necessarie di cui il nostro organismo necessita.

‘In particolare- prosegue Claudio Savaresi-  diversi studi epidemiologici hanno evidenziato la necessità di integrare quotidianamente i regimi alimentari con molecole nutraceutiche quali la vitamina C, la Vitamina D oltre agli acidi grassi polinsaturi delle serie omega 3 ed omega 6.

 La Vitamina C per esempio possiede un ruolo molto importante per il corretto funzionamento del sistema immunitario ed anche per la corretta sintesi del collagene nell’organismo e l’essere umano non può produrre collagene senza la vitamina C. Ma la vitamina C e la Vitamina E agiscono in sinergia normalizzando numerose reazioni metaboliche e rallentando i processi di invecchiamento e degenerazione cellulare migliorando il trofismo delle cellule retiniche’. 

Coronavirus.Protezione degli occhi con occhiali e alimentazione

In questo quadro complesso, non si puo’ non citare la famiglia dei probiotici che favoriscono l’equilibrio della flora intestinale. La loro presenza rinforza e coadiuva l’attività di microrganismi autoctoni partecipando attivamente alla produzione delle Immunoglobuline del tipo A e delle Immunoglobuline del tipo M, che rappresentano due classi di anticorpi fondamentali per le difese immunitarie del nostro organismo.

 

La classe di nutraceutici, in cui l’alta qualità è di cruciale rilevanza, sono gli acidi grassi polinsaturi delle serie omega 3 ed omega 6. Si tratta di molecole altamente instabili e di facile ossidazione se assunti con regolarità trovano un utile supporto al bilanciamento della quota di omega-6 introdotti con la dieta. 

 

Si stima che per avere un introito appropriato di omega con la sola dieta occorra assumere circa 2 Kg di pesce a settimana includendo la testa e la pelle dove sono maggiormente concentrati gli omega. 

 

‘Gli omega 3 e gli omega 6 sono dei modulatori dei processi infiammatori e agiscono come prebiotici a livello del microbiota intestinale- aggiunge il prof. Savaresi-si inseriscono nella composizione delle membrane biologiche e a livello oculare partecipano alla formazione della porzione lipidica del film lacrimale permettendone una migliore funzione di barriera contro agenti esterni’. 

Nello specifico oltre ai complessi vitaminici per rafforzare il nostro sistema immunitario e nello stesso tempo, aumentare il benessere dello stato fisiologico dell’occhio ed avere così dei validi coadiuvanti in caso di alterazioni e disturbi della retina e della macula, abbiamo la Astaxantina difensore della retina dai danni indotti dagli ultravioletti, i carotenoidi come la Luteina e la Zeaxantina che servono per schermare ed assorbire la componente nociva dei raggi solari mentre lo Zinco lo possiamo usare per meglio contrastare la progressione della degenerazione maculare senile soprattutto nelle sue fasi iniziali.

 

La vitamina D3 in generale contribuisce alla normale funzione di ossa e denti, al mantenimento della normale funzione muscolare alla normale funzione del sistema immunitario. 

 

‘A questo punto-conferma Savaresi- mi sembra doveroso e bello ricordare il famoso ed antico rimedio della nonna, quando ci rincorreva per tutta la casa, obbligandoci a farci prendere l’olio di fegato di merluzzo, a cui si sono sempre attribuite proprietà ricostituenti  e benefiche, anche per il mantenimento di una buona funzionalità visiva’.

 

 ‘Bisogna fare infine molta accortezza alla cottura- prosegue il prof Savaresi- oppure al lavaggio del cibo facendo molta attenzione alla conservazione, per non far svanire tutte le proprietà vitaminiche del cibo, ad esempio alcuni alimenti se vengono conservati per molto tempo in contenitori di metallo tipo rame perdono la loro principale proprietà vitaminica. L’inclinazione del viso, lo sguardo e l’espressione dei nostri occhi diventeranno determinanti nel migliorare la comunicazione emotiva tra persone, in questo momento, infatti,  l’uso delle mascherine riduce la facilità di comprensione tra persone, considerato che con l’uso dei dispositivi di protezione viene meno la compliance della bocca durante il dialogo complicando la relazione tra persone’.

 

Oggi più che mai la nuova situazione, che si è venuta a creare inerente la difesa dal corona Virus, ha fatto nascere anche una nuova necessità, quella che dobbiamo imparare a comunicare attraverso i nostri occhi e l’uso prolungato della protezione naso bocca potrebbe dare l’idea alla creazione di una mascherina trasparente che permetta di rendere visibile l’espressività e le emozioni in ognuno di noi.

 

 

*Prof.  Claudio Savaresi, Primario Unità Operativa Oftalmologia Policlinico  San Marco - Zingonia  di Bergamo e Direttore  C. B. V.  Palazzo della Salute Istituto Clinico Sant’Ambrogio - Milano e Responsabile Scientifico Safio Medical Ophthalmology  Research  Center - MI

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