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Medicina
Covid, test su antivirale orale Molnupiravir: dimezza il rischio di morte

Merck & Co. (NYSE: MRK) – conosciuta come MSD al di fuori degli Stati Uniti e del Canada – e Ridgeback Biotherapeutics hanno annunciato oggi che molnupiravir (MK-4482, EIDD-2801), un antivirale orale in fase di sperimentazione clinica, ha ridotto significativamente il rischio di ospedalizzazione o di morte in base ai risultati dell’interim analysis della fase III del trial MOVe-OUT condotto su pazienti adulti non ospedalizzati a rischio con COVID-19 in forma lieve o moderata.

In base ai dati della interim analysis, molnupiravir ha ridotto il rischio di ospedalizzazione o di morte di circa il 50%; il 7,3% dei pazienti che hanno ricevuto molnupiravir sono stati ospedalizzati o sono deceduti entro il 29° giorno dal momento della randomizzazione (28/385), a fronte di un 14,1% per i pazienti trattati con placebo (53/377); p=0.0012. Sino al 29° giorno di somministrazione, nessun decesso è stato riportato nei pazienti che hanno ricevuto la somministrazione di molnupiravir, a fronte di 8 pazienti deceduti trattati con placebo.

Sulla base della raccomandazione di un Comitato indipendente di monitoraggio dei dati e in consultazione con la Food and Drug Administration (FDA) statunitense, il reclutamento dei pazienti nello studio è stato interrotto anticipatamente in base a questi risultati positivi.

Sulla base di questi dati, MSD intende richiedere quanto prima un’autorizzazione all’uso per emergenza (Emergency Use Authorization - EUA) alla FDA statunitense; allo stesso tempo, intende richiedere un’autorizzazione all’immissione in commercio ad altre agenzie regolatorie a livello mondiale.

La pandemia da COVID-19 richiede urgentemente nuovi opzioni terapeutiche e trattamenti – ha dichiarato Robert M. Davis, Chief Executive Officer e Presidente di MSD – Il COVID-19 è ormai una delle principali cause di morte e continua ad avere un impatto significativo sui pazienti, le loro famiglie, la società in generale nonché i sistemi sanitari in tutto il mondo. Sulla base di questi risultati fortemente promettenti, siamo fiduciosi che molnupiravir possa rappresentare un’importante opzione terapeutica e una componente essenziale dello sforzo globale per combattere la pandemia. Al tempo stesso – prosegue Robert M. Davis – molnupiravir rappresenterà un nuovo, importante tassello della tradizione MSD di mettere a disposizione dei pazienti opzioni terapeutiche innovative nelle malattie infettive, proprio dove è maggiore il bisogno. Coerentemente con l’impegno indefesso di MSD di salvare e migliorare la qualità di vita dei pazienti, continueremo a lavorare con le agenzie regolatorie di tutto il mondo affinché molnupiravir possa essere a disposizione dei pazienti nel più breve tempo possibile.”

“Da parte di tutti noi di MSD – ha concluso Robert M. Davis – desidero esprimere i miei più sentiti ringraziamenti a tutti i ricercatori MSD e ai pazienti per il loro essenziale contributo allo sviluppo di molnupiravir”.

Con un virus che continua a circolare in modo diffuso – ha dichiarato Wendy Holman, Chief Executive Officer di Ridgeback Biotherapeutics – le opzioni terapeutiche attualmente disponibili sono esclusivamente di tipo infusionale e richiedono l’accesso alle strutture ospedaliere. Ciò fa sì che terapie antivirali che possano essere assunte a domicilio senza una ospedalizzazione del paziente rappresentano oggi un’opzione terapeutica fondamentale. I risultati dell’interim analysis sono fortemente incoraggianti e siamo fiduciosi che molnupiravir, se autorizzato per l’uso, possa avere un impatto importante nel tenere la pandemia sotto controllo. La nostra partnership con MSD è fondamentale per assicurare un tempestivo accesso su scala globale qualora questo farmaco venisse approvato. Siamo davvero orgogliosi di questo sforzo comune che ha consentito di raggiungere questi importanti risultati nella fase di sviluppo del farmaco”.

 

I risultati della Interim Analysis

I risultati della Interim Analysis pianificata hanno valutato i dati di 775 pazienti inizialmente arruolati nel trial MOVe-OUT di fase III prima o alla data del 5 agosto 2021.

Nel momento della decisione di interrompere l’arruolamento di nuovi pazienti sulla base dei risultati convincenti di efficacia della Interim Analysis, il trial aveva quasi concluso l’arruolamento dei 1.550 pazienti previsti (essendo stato arruolato quasi il 90% del totale dei pazienti).

I criteri di eleggibilità hanno previsto che tutti i pazienti avessero una diagnosi di COVID-19 lieve o moderata confermata in laboratorio, con la comparsa dei sintomi entro 5 giorni dalla randomizzazione nello studio.

Tutti i pazienti dovevano presentare almeno uno dei fattori di rischio associati con un basso disease outcome al momento dell’arruolamento nello studio.

Molnupiravir ha ridotto il rischio di ospedalizzazione e/o di decesso in tutti i sottogruppi principali dello studio; l’efficacia non è risultata impattata dalla data di comparsa dei sintomi o dai fattori di rischio sottostanti. Inoltre, sulla base dei partecipanti arruolati con viral sequencing data (circa il 40% dei pazienti arruolati), molnupiravir ha dimostrato un’importate efficacia nelle varianti virali Gamma, Delta e Mu.

L'incidenza di ogni evento avverso è risultata comparabile nei gruppi trattati con molnupiravir e con placebo (rispettivamente 35% e 40%). Allo stesso tempo, l’incidenza di eventi avversi legati al farmaco è risultata comparabile (12% e 11%, rispettivamente).

Un numero di pazienti inferiore ha interrotto la terapia nel gruppo di controllo trattato con molnupiravir (1,3%) rispetto al gruppo trattato con placebo (3,4%).

 

L’impegno di MSD a garantire l’accesso a molnupiravir, in caso di uso per emergenza o approvazione del farmaco

Prima di ottenere i risultati dello studio MOVe-OUT, MSD ha iniziato la produzione di molnupiravir assumendosi interamente il rischio. MSD intende produrre 10 milioni di dosi entro la fine del 2021 e un numero maggiore di dosi sarà prodotto nel 2022.

Nei mesi precedenti all’odierno annuncio, MSD ha stipulato un accordo di procurement con il governo degli Stati Uniti; in base a tale accordo, MSD fornirà circa 1,7 milioni di dosi di molnupiravir al governo statunitense, una volta raggiunto un accordo per l’uso in emergenza o per l’approvazione del farmaco.

Oltre all’accordo con il governo degli Stati Uniti, MSD sta stipulando accordi di acquisto e fornitura con altri governi a livello mondiale, sempre condizionati a un’autorizzazione regolatoria e discussioni sono in atto con molti altri governi.

 

Informazioni su molnupiravir

Molnupiravir (MK-4482/EIDD-2801) è un farmaco in sviluppo clinico orale di un potente analogo ribonucleosidico che inibisce la replicazione di SARS-CoV-2, l’agente causale della COVID-19.

Molnupiravir ha dimostrato di essere attivo in diversi modelli preclinici di SARS-CoV-2, incluso la profilassi, trattamento e prevenzione della trasmissione.

Inoltre, i dati preclinici e clinici hanno dimostrato che molnupiravir è attivo nei confronti della maggior parte delle più comuni varianti di SARS-CoV-2.

Molnupiravir è stato scoperto da Drug Innovations a Emory (DRIVE), LLC, un’azienda biotecnologica not-for-profit totalmente di proprietà della Emory University, ed è sviluppato da MSD in collaborazione con Ridgeback Biotherapeutics.

Ridgeback ha ricevuto un pagamento anticipato da MSD e successivi pagamenti verranno effettuati al raggiungimento di successive fasi di sviluppo e approvazioni regolatorie.

Ogni profitto derivante dalla collaborazione verrà suddiviso in parti eguali.

Nonostante la licenza sia in capo a Ridgeback, tutti i fondi per lo sviluppo di molnupiravir sono stai erogati da MSD e da Wayne e Wendy Holman di Ridgeback.

Molnupiravir è attualmente in fase di valutazione anche per la profilassi post-esposizione nel trial MOVe-AHEAD, uno studio globale di fase III, multicentrico, randomizzato, a doppio cieco e controllato con placebo. Lo studio MOVe-AHEAD sta valutando la sicurezza e l’efficacia di molnupiravir nel prevenire la diffusione della COVID-19.

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