Salute, la medicina ha reso uomini e donne immortali
di David Messina
I nostri Avi vivevano a stento fino a 40 o 50 anni di età. I nostri Bisnonni raggiungevano, talvolta anche i 60 anni. I nostri Nonni han cominciato ad attraversare felici la vita sin a 70 anni. Oggi uomini e soprattutto donne sfondano impavidi il muro degli 80 anni e si avventurano lieti fin ai 90 e più anni. Tanto per fare qualche esempio, ricordate i nomi dell’ex giornalista insigne e storico Indro Montanelli e, oggi, quello del Professore esimio Umberto Veronesi, autentico luminare della medicina? Bene, al Circolo della Stampa di Milano si sono ritrovati ben quattro luminari, eredi più o meno diretti del Prof. Veronesi, i quali hanno dimostrato con estrema chiarezza e precisione perché l’Uomo continua a diventare sempre più longevo. I fieri, lucidi e coraggiosi combattenti della Medicina, che sono quattro esattamente come i 3 Moschettieri di Dumas, si chiamano, in ordine strettamente alfabetico: Fulvio Bergamini, oculista; Marco D’Imporziano, ortopedico; Patrizio Rigatti, urologo; Giancarlo Roviaro, chirurgo. E, sollecitati dal giornalista- medico Mario Pappagallo coordinatore del convegno, hanno appunto dimostrato con racconti, proiezioni filmate e ricostruzioni storiche che Uomini e Donne vanno divenendo ormai immortali o….QUASI non per inspiegabili miracoli ma perché la Medicina, volando già nel futuro delle ricerche e delle tecniche chirurgiche più avanzate, ha reso curabili o ha addirittura sconfitto molte malattie fino a pochi decenni fa ritenute incurabili.
Tanto per dare una idea di quante battaglie abbia già vinto trionfalmente la medicina, il Prof. Marco D’Imporzano ha sottolineato che nel solo anno 2012 sono state impiantate ben 155.680 protesi al ginocchio, all’anca, alle spalle, dimostrando come le articolazioni compromesse possano essere sostituite quasi con la medesima facilità con cui oggi si rimpiazzano pezzi di robot.
Il Prof. Patrizio Rigatti ha anticipato che ormai l’urologia ha assunto la dignità di scienze urologiche e che può quindi risolvere i problemi dell’incontinenza urinaria maschile e femminile e dei tumori con metodi chirurgici velocissimi che garantiscono una crescente qualità di vita al paziente. Il Prof. Rigatti evidentemente sa bene quel che dice, ha al suo attivo ben 50.000 interventi chirurgici, è autore di ben 1.200 pubblicazioni scientifiche ed ha rimesso in piena forma illustri personaggi della politica, della cultura, dello spettacolo, del giornalismo.
Ma pari ed analoghe benemerenze nei confronti dell’umanità hanno acquisito i professori Fulvio Bergamini e Giancarlo Roviaro. Il primo , il prof. Bergamini ha restituito un futuro radioso e confortevole a moltissimi pazienti che erano ormai sul punto di perdere la vista, utilizzando sapientemente quel laser che rende sempre meno invasive e sempre più efficaci le operazioni agli occhi anche fino a ieri temutissime. Il secondo, il Prof. Giancarlo Roviaro, pioniere della chirurgia mininvasiva e direttore della Specialità di Chirurgia Generale, nel 1991 ha eseguito in anteprima mondiale interventi di resezione polmonare. Autore di 500 pubblicazioni, ha ricostruito la storia degli strumenti chirurgici, partendo dai coltelli e dalle seghe del medioevo ed arrivando ai raffinatissimi robot che consentono oggi al chirurgo di operare i pazienti senza alcun versamento di sangue, senza provocare dolori e con una rapidità di guarigione davvero stupefacente.
Ma una ultima annotazione di eccezionale interesse l’ha regalata agli ascoltatori il Prof. Fulvio Bergamini rispondendo ad alcune domande: il laser consente non soltanto di curare la vista ma anche di rafforzare l’elaborazione del pensiero perché “ciò che si vede” offre stimoli razionali e importantissimi anche al cervello. David Messina