Medicina
La voce diventa una spia per scoprire il rischio di ictus e infarto
L'intelligenza artificiale rileverà i biomarcatori vocali presenti nei soggetti a rischio
L'intelligenza artificiale per prevenire malattie cardiovascolari con una registrazione vocale
La tecnologia si rivela sempre più utile per curare diverse patologie, anche a distanza. In futuro, grazie all’intelligenza artificiale sarà possibile registrare gli impulsi sonori della propria voce per capire se il sangue scorre senza difficoltà nelle arterie o se ci sono ostruzioni che possono impedirne il flusso, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari come infarto o ictus.
L’intelligenza artificiale, in funzione di laboratorio, esaminerà le caratteristiche della voce per cogliere e indicare quali soggetti saranno maggiormente esposti al rischio di ictus. Secondo lo studio presentato al Congresso dell'American College of Cardiology, la concentrazione di uno specifico marcatore vocale rappresenta un rischio di 2,6 volte maggiore di andare incontro a patologie legate alle arterie coronariche.
Per il test è sufficiente una semplice registrazione fatta con il proprio smartphone: una caratteristica che facilita l’impiego della tecnica. Gli esperti hanno esaminato un centinaio di persone, sottoponendole alla coronarografia per verificarne lo stato delle arterie coronariche. Poi, a ognuno è stato chiesto di registrare tre diversi messaggi vocali di circa trenta secondi: il primo per leggere un testo breve, gli ultimi due per raccontare due esperienze personali.
La scienza ipotizza il ruolo del sistema nervoso autonomo. Quest’ultimo, infatti, influisce sulla voce e su alcuni parametri di salute di cuore ed arterie, come la frequenza dei battiti o la pressione arteriosa. Tale legame avvalora l’idea di un monitoraggio a distanza per prevenire ictus e infarti.