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Esteri
Ucraina: “Zelensky continua la sua fiction”, Freccero con Orsini e Cacciari
Fonte LaPresse

Guerra Russia-Ucraina: Orsini con Freccero, Cacciari e Mattei al seminario di Dubbio e Precauzione

Si è tenuto ieri, sabato 2 aprile, alla città dell’Altra Economia a Roma il seminario della commissione DuPre (Dubbio e Precauzione), dedicato principalmente alla narrazione della guerra in Ucraina. Oltre ai fondatori dell'associazione, Carlo Freccero, Massimo Cacciari e Ugo Mattei, era presente anche il Prof. Alessandro Orsini, divenuto molto popolare in queste settimane per le sue tesi che, come ha ribadito anche ieri, gli sono costate censure, minacce e aggressioni da parte dei “poteri forti”.

Alessandro Orsini: "Sono un guerriero, non ho paura di Draghi"

“Dobbiamo fronteggiare un attacco” ha affermato Orsini durante il suo intervento. “I miei calunniatori - ha aggiunto - mi danno della vittima, ma io sono un guerriero, forgiato nello scontro e nella lotta. Non ho paura dei poteri forti che potrebbero colpirmi. Io non ho paura di Draghi, dei suoi ministri, non ho paura di tutti i parlamentari e di tutte le università che mi attaccano”.

[Leggi anche: Chi è Alessandro Orsini, il sociologo ribelle della Luiss]

Cacciari e Mattei: "Come con il Covid, è tutto mainstream"

Durante gli interventi degli oratori non sono mancati paragoni tra la narrazione del mainstream sul Covid e quella sull'attuale guerra in Ucraina. "Ci sono elementi di continuità tra la gestione della pandemia in Occidente e la guerra della Nato", ha dichiarato il prof. Ugo Mattei, giurista ed accademico, volto noto dei talk show come sostenitore delle tesi contro il Green pass e l'obbligo vaccinale. Proprio su questo tema però, l'avvertimento del Prof. Massimo Cacciari che ha sottolineato la necessità di “moderare i toni e tenere conto di come si muove l’avversario: col Covid abbiamo fatto fatica a far capire che non fossimo terrapiattisti”.

Freccero: "I discorsi di Zelensky scritti dallo stesso sceneggiatore della serie-tv"

La propaganda è stata al centro dell'intervento del Prof. Carlo Freccero secondo il quale “la guerra in Ucraina è frutto di una fiction di diverse stagioni, che dagli schermi televisivi si è trasformata in reality”. Freccero ha fatto riferimento alla serie tv che ha reso famoso il presidente ucraino Zelensky “Servant of the people”. “Come in altri casi (Reagan, Schwarzenegger), il presidente ucraino eletto è un attore, ma la sua storia è diversa dalle altre perché tra la fiction che l'ha reso famoso ed il suo attuale ruolo internazionale, non c'è soluzione di continuità”, ha dichiarato il massemediologo.

“Ancora oggi - ha proseguito Freccero - Zelensky, con i suoi interventi, porta avanti la fiction. Si dice sia in Ucraina, ma le riprese lo mostrano chiaramente sempre in studio, con sfondi sostituiti dallo sfondo verde. I suoi discorsi continuano ad essere scritti dallo stesso sceneggiatore delle serie”.

[Leggi anche: La fiction con Zelensky da lunedì 4 aprile su La7]

“Non è l'unica fiction di questa guerra senza immagini -ha aggiunto Freccero-. E' risaputo che servizi televisivi italiani hanno utilizzato invece che immagini reali, frammenti di videogame, di film ed altro materiale di repertorio: incendi, incidenti, cataclismi del passato e non collegati alla guerra. Interrogato sul fatto che avesse inserito nel suo servizio lo spezzone di un noto videogioco, un redattore del Tg2 si è giustificato dicendo che di questa guerra non esistono immagini reali per la censura di Putin. Non sappiamo se sia vero. Viceversa esiste un materiale prodotto ad hoc a scopo propagandistico di cui conosciamo l'esistenza, ne è un buon esempio il bombardamento all'ospedale pediatrico con l'influencer incinta, successivamente dichiarata morta e ricomparsa poco dopo, in un'altra storia”.

 

 

 

 

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