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Milano
Processo amianto, caso Pirelli: chiesta perizia, salta la sentenza

Slitta la sentenza del processo milanese a carico di nove ex dirigenti Pirelli, accusati di omicidio colposo e lesioni gravissime in relazione a 28 casi di operai morti o che si sono ammalati di forme tumorali a causa dell'amianto, dopo aver lavorato negli stabilimenti milanesi dell'azienda tra gli anni '70 gli anni '80. Intorno alle 18 era attesa la pronuncia da parte del giudice monocratico Anna Maria Gatto che si era ritirata in camera di consiglio ma il magistrato e' uscita, a sorpresa, con un'ordinanza attraverso la quale ha disposto una perizia per accertare in quali societa' effettivamente gli imputati lavorassero.

Ora la perizia dovra' verificare chi abbia avuto ruoli di responsabilita' nei due rami di azienda in cui lavoravano gli operai. La decisione del giudice e' arrivata dopo che i legali di Pirelli Tyre spa,responsabile civile nel procedimento, avevano prodotto alcuni documenti in relazione a cessioni di rami d'azienda tra fine anni '70 e inizi anni '80. Sempre stamattina si e' saputo che uno degli ex manager imputati, Armando Moroni, e' deceduto. Il pm Maurizio Ascione nelle scorse udienze aveva chiesto la condanna a pene da 4 anni e mezzo fino a 9 anni di reclusione per sei ex dirigenti Pirelli e l'assoluzione per altri tre imputati. Lo scorso 15 luglio, tra l'altro, i nove imputati erano stati tutti condannati dal Tribunale milanese a pene fino a 7 anni e 8 mesi di reclusione nell'ambito del primo filone dell'inchiesta con al centro l morte di una ventina di operai che lavorarono nel capoluogo lombardo tra gli anni '70 e gli anni '80.

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