Auto e Motori
Alpine A390: Luca de Meo presenta il SUV elettrico che segna la svolta globale del brand sportivo
Luca de Meo: “Alpine A390 è l’auto che ci proietta nel futuro con ambizione e passione”

In un’epoca di transizione tecnologica ed emozionale per l’automobile, il CEO del Gruppo Renault, Luca de Meo, ha scelto di raccontare in prima persona la nuova visione Alpine.
Con il lancio dell’A390, il secondo modello 100% elettrico dopo la compatta A290, Alpine entra ufficialmente nel cuore del mercato globale con un SUV sportivo, scolpito nelle prestazioni e alimentato da valori profondi. Più che un’auto, l’A390 è un messaggio.
Dott. de Meo, quattro anni fa Alpine era in pieno terremoto. Cosa è cambiato da allora?
Molto. Quando sono arrivato nel 2020 a Dieppe, lo ricordo bene, l’ambiente era quasi vuoto. Alpine era un’idea più che una realtà, e la Formula 1 era vista come un costo. Mentre oggi, quella stessa sede ospita il cuore di un brand ambizioso, che ha ritrovato dignità, direzione e visione. Abbiamo creato una compagnia vera, passo dopo passo, con l’ossessione per l’innovazione che caratterizza il motorsport. Ed è grazie a questa energia che oggi possiamo parlare di un’auto come A390.
Che auto è l’Alpine A390? Cosa rappresenta per voi?
A390 è un SUV coupé 100% elettrico, potente, raffinato, e allo stesso tempo emotivo. È l’auto che mancava per completare il “dream garage” Alpine, il secondo modello full electric dopo A290 e il primo che ci permette di entrare in segmenti globali. Ma è anche molto di più: è un simbolo. Quando l’abbiamo disegnata, volevamo che ricordasse a tutti che l’automobile non è solo tecnologia, ma anche adrenalina, emozioni, memoria. In questo senso, è un tributo alla nostra storia, ma anche una dichiarazione di futuro.
Il design della A390 è decisamente di rottura rispetto agli altri SUV del segmento. Come nasce questa scelta?
Volevamo un’auto che trasmettesse energia anche da ferma. L’A390 ha proporzioni scolpite, cofano ribassato, fiancate muscolari e un profilo aerodinamico che non rinuncia al comfort di un SUV. Il linguaggio è quello Alpine: sportivo ma raffinato, leggero ma deciso. Non è un’auto fatta per assomigliare ad altre, ma per essere riconoscibile ovunque. E poi c’è il lavoro che abbiamo fatto negli interni, con un abitacolo avvolgente, sedute basse, un’interfaccia immersiva. Sembra di entrare in una macchina da corsa, anche se si va al lavoro.
Qual è la filosofia tecnica che guida il progetto A390?
La stessa che guida tutta Alpine: performance con leggerezza. L’A390 sarà costruita sulla nuova piattaforma AMPERE EV, pensata per i modelli elettrici sportivi del Gruppo Renault. Il baricentro è basso, la distribuzione dei pesi ottimale e il telaio è stato sviluppato con le conoscenze dirette del motorsport. Questo SUV non è solo potente, è anche agile. L’obiettivo era offrire la dinamica di guida Alpine anche su un’architettura più alta e versatile. E ci siamo riusciti.
E per quanto riguarda il motore? Ci può anticipare qualcosa?
Avrà una potenza di 470 CV nelle versioni top di gamma, trazione integrale e una coppia immediata che garantisce scatti brucianti. Il feeling al volante sarà totalmente nuovo, con un lavoro specifico su sterzo, sospensioni e tarature. A questo si aggiunge una batteria di ultima generazione che garantirà oltre 550 km di autonomia reale, con ricariche rapide e integrazione con l’ecosistema di servizi Alpine.
L’A390 sarà una sportiva per tutti o un prodotto di nicchia?
Sarà un’auto premium, certo, ma vogliamo mantenerla accessibile. Non stiamo costruendo un oggetto da collezione, ma un’auto che si possa desiderare, comprare e usare ogni giorno. Il prezzo di partenza sarà di 64.000 euro, con versioni più performanti ed esclusive che arriveranno in seguito. Ci sarà anche una gamma di personalizzazioni, in perfetto stile “haute couture”, che permetterà a ogni cliente di creare la propria Alpine. È questo l’ecosistema che vogliamo costruire: esperienza, non solo prodotto.
Quindi Alpine cambia pelle, ma non cambia spirito?
Assolutamente. Lo spirito Alpine resta: piacere di guida, ingegneria di precisione, estetica pura. L’A390 è solo il secondo passo. Nei prossimi anni arriveranno cinque modelli, fino al 2030. Stiamo anche lavorando a un nuovo supersport, progettato tra Les Ulis e Viry-Châtillon, all’interno del programma Futurama. Sarà un’auto pensata per entrare nella leggenda, come lo sono state A110 e le berlinette del passato. Ma con tecnologie di frontiera: idrogeno, densità di potenza elevata, simulazioni dinamiche in tempo reale. Un vero laboratorio per il futuro del Gruppo.
Un’ultima domanda: che emozione prova oggi, a vedere la A390 pronta per la strada?
Orgoglio. Emozione vera. Sono passati poco più di tre anni da quando abbiamo annunciato questa trasformazione. Sapevamo che sarebbe stato un percorso complicato, ma non impossibile. Oggi Alpine non è più solo un nome nostalgico: è un marchio globale per gli appassionati dell’automobile sportiva. E siamo solo all’inizio. La parte migliore del viaggio sta per cominciare.