BMW iX3, materiali riciclati e fabbrica green per la sostenibilità - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 19:41

BMW iX3, materiali riciclati e fabbrica green per la sostenibilità

La nuova BMW iX3 50 xDrive inaugura la Neue Klasse puntando su sostenibilità, efficienza e materiali riciclati lungo l’intero ciclo di vita.

Con la nuova BMW iX3 50 xDrive, il Gruppo BMW dà sostanza a una promessa: la Neue Klasse non è solo una piattaforma tecnologica, ma un cambio di paradigma sul tema della sostenibilità.

Il SUV elettrico diventa il manifesto di un approccio olistico, in cui ogni fase – dalla catena di fornitura alla produzione, fino all’utilizzo quotidiano del veicolo – viene ripensata per ridurre l’impatto ambientale. Non si tratta di qualche dettaglio “verde” da mettere in evidenza in brochure: qui la riduzione della CO₂e è un obiettivo misurabile, inserito negli impegni del marchio al 2030 e al 2050. La nuova BMW iX3 si muove quindi dentro una strategia chiara: usare l’auto elettrica non solo per spostare le emissioni allo scarico, ma per abbassare davvero l’impronta complessiva del prodotto.

Vantaggio di CO₂e già dopo un anno

Uno dei passaggi più interessanti riguarda il cosiddetto “punto di pareggio” delle emissioni. Grazie alle misure di decarbonizzazione adottate lungo la filiera, la BMW iX3 50 xDrive riesce a ripagare la sua impronta iniziale in tempi sorprendentemente brevi. Ricaricata con il mix energetico medio europeo, l’impronta di CO₂e del SUV elettrico diventa inferiore a quella di un modello comparabile con motore a combustione dopo circa 21.500 chilometri nel ciclo WLTP combinato. Se invece la ricarica avviene solo con elettricità da fonti rinnovabili, il sorpasso arriva già a 17.500 chilometri. Tradotto nella vita reale, significa che un cliente che percorre una media annua di 15-20 mila chilometri può ottenere un vantaggio di CO₂e già nel giro di un anno. Non è più una promessa sul “lungo termine”, ma un risultato tangibile a breve distanza dall’acquisto.

Materiali secondari e batterie Gen6: la CO₂e si taglia in fabbrica

Il segreto di questo risultato non sta solo nella presa di ricarica, ma a monte, nella catena di fornitura. Qui il Gruppo BMW ha lavorato su tre leve principali: materiali secondari, energia rinnovabile e innovazioni di prodotto e processo. Il mix di queste azioni ha permesso di ridurre le emissioni di CO₂e nella supply chain della nuova BMW iX3 di circa 35%rispetto al modello precedente.

Protagoniste sono le nuove celle batteria Gen6 del sistema di accumulo ad alta tensione. Al loro interno, cobalto, litio e nichel provengono per il 50% da materiali secondari, mentre la produzione dei materiali anodici e catodici e delle celle utilizza energia rinnovabile. Il risultato è una diminuzione del 42% delle emissioni di CO₂e per wattora rispetto alle celle Gen5. Ma l’attenzione al riciclo non si ferma alla batteria: il 30% della materia prima usata per il coperchio del vano motore e il vano portaoggetti sotto il portellone anteriore è plastica marina riciclata, ottenuta da vecchie reti e corde da pesca. Un modo concreto per togliere rifiuti potenzialmente destinati agli oceani e reinserirli nella filiera automotive.

Design for Circularity: l’auto pensata per rinascere

Nel caso della BMW iX3, il concetto di Design for Circularity smette di essere slogan e diventa metodo di lavoro. Il principio è chiaro: secondary first, cioè priorità ai materiali secondari, abbinata a una scelta strategica delle materie prime e a un progetto che faciliti lo smontaggio e quindi il riciclo. Il risultato è che circa un terzo di tutti i materialiutilizzati sulla nuova BMW iX3 50 xDrive è di origine secondaria.

Un esempio concreto è il rivestimento dei sedili Econeer, disponibile nella versione Essential degli interni. Tessuto, adesivo e imbottitura sono tutti realizzati in PET, con un approccio mono-materiale che aumenta la riciclabilità a fine vita. Anche il filato tessile è composto al 100% da PET riciclato. Lo stesso approccio guida lo sviluppo della console centrale, del cruscotto e del rivestimento del pavimento, mentre l’alluminio secondario arriva a rappresentare l’80%dei supporti ruota e dei cuscinetti e il 70% dei cerchi in alluminio pressofuso. La sensazione, salendo a bordo, è quella di un abitacolo premium coerente con l’immagine del marchio, ma costruito pensando già alla sua “seconda vita”.

Efficienza su strada e fabbrica fossile-free a Debrecen

La sostenibilità, però, non si ferma alla scheda tecnica dei materiali. In marcia, la nuova BMW iX3 sfrutta in pieno la filosofia BMW EfficientDynamics, andando a caccia di efficienza in ogni sottosistema. Rispetto al modello precedente, il consumo energetico nel ciclo WLTP combinato si riduce di circa 20%, grazie a una combinazione di aerodinamica ottimizzata, minore resistenza al rotolamento, gestione intelligente dei carichi di bordo e una catena cinematica elettrica che punta a coniugare dinamica di guida e frugalità nei consumi. Anche qui, la promessa al cliente è concreta: più chilometri con ogni kWh, senza rinunciare alla tipica risposta della trazione BMW.

Sul fronte produttivo, il salto di qualità è rappresentato dallo stabilimento BMW Group di Debrecen, in Ungheria, progettato secondo i principi BMW iFactory. È la prima fabbrica del Gruppo a produrre auto in condizioni operative normali senza utilizzare combustibili fossili come petrolio e gas: l’unica fonte energetica è l’elettricità. Fino al 25% del fabbisogno può essere coperto dal grande sistema fotovoltaico installato in sito, mentre la quota restante arriva da altre fonti rinnovabili. L’energia solare in eccesso viene immagazzinata in un’unità di accumulo termico e riutilizzata per riscaldare i forni della carrozzeria. Il risultato è che per produrre una BMW iX3 vengono emesse solo 0,1 tonnellate di CO₂e, circa due terzi in meno rispetto ad altri stabilimenti del Gruppo. Un dato che chiude il cerchio: dalla fabbrica fossile-free alla ricarica da rinnovabili, il SUV elettrico della Neue Klasse prova a ridisegnare il rapporto tra premium e sostenibilità.