Ford Transit compie 60 anni: lo studio Bocconi svela l'impatto sul PIL - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 21:05

Ford Transit compie 60 anni: lo studio Bocconi svela l'impatto sul PIL

Uno studio di SDA Bocconi per i 60 anni del Transit svela il peso dei veicoli commerciali: 108 miliardi di valore aggiunto e una rivoluzione digitale in atto.

di Giovanni Alessi

C’è un Paese che si sveglia molto prima dell’alba e che spesso non finisce sulle prime pagine dei giornali finanziari, eppure ne costituisce l’ossatura più resistente.

È l’Italia delle tangenziali intasate, delle zone industriali che pulsano di attività, dei centri storici dove ogni mattina avviene il miracolo logistico dell’ultimo miglio. Questa è l’economia del "fare", una realtà concreta che viaggia su quattro ruote e che oggi, per la prima volta, viene misurata con precisione millimetrica. I risultati sono sorprendenti: l’ecosistema dei veicoli commerciali leggeri (LCV) non è un semplice settore di servizio, ma un gigante che genera in Italia ben 108 miliardi di euro di valore aggiunto. Per dare una proporzione, stiamo parlando del 4,9% del PIL nazionale. Se allargassimo lo sguardo e immaginassimo le imprese europee "alimentate dai furgoni" come una singola nazione, questa sarebbe la sesta economia dell'Unione, posizionandosi subito dopo potenze come la Germania e la Francia.

Un compleanno che celebra il lavoro: i 60 anni del mito

A scattare questa fotografia nitida è stato un prestigioso "case study" condotto da SDA Bocconi per conto di Ford Italia. L'occasione non è casuale: si celebrano i sessant'anni del Ford Transit, un mezzo che ha smesso da tempo di essere solo un furgone per diventare un'icona del lavoro in movimento. Marco Buraglio, Amministratore Delegato di Ford Italia, ha sottolineato come questi dati confermino la centralità di un mondo che la casa dell'Ovale Blu conosce intimamente. Non è retorica aziendale, ma un dato di fatto supportato dalla fiducia del mercato: in Lombardia, cuore pulsante della produttività italiana, un veicolo commerciale su tre porta il marchio Ford. Celebrare questo anniversario significa quindi celebrare l'evoluzione stessa della professione, dall'artigiano al corriere, fino alla grande flotta aziendale.

La transizione ecologica come opportunità di business

Lo studio curato dal professor Carlo Alberto Carnevale Maffè non si limita a celebrare il passato, ma traccia le linee del futuro attraverso tre grandi rivoluzioni. La prima è quella della transizione ecologica. Fino a pochi anni fa, passare all'elettrico era visto come un obbligo normativo o una scelta etica. Oggi, i numeri dimostrano che è diventato un freddo e vantaggioso calcolo economico. Con le città che si chiudono nelle ZTL, il motore elettrico è il passpartout per continuare a lavorare. Ma c'è di più: la ricerca certifica che scegliere una soluzione come l'E-Transit porta a un risparmio sul costo totale di possesso che può arrivare a 12.000 euro in tre anni. L'abbattimento dei costi è drastico: meno 70% per l'energia e meno 40% per la manutenzione. La sostenibilità, dunque, ha smesso di essere un costo per diventare una leva di competitività.

Quando il furgone diventa uno smartphone su ruote

La seconda rivoluzione è forse quella meno visibile a occhio nudo ma più impattante sulla produttività: la trasformazione digitale. Se sessant'anni fa il Ford Transit doveva "solo" essere robusto e capiente, oggi deve essere intelligente. Siamo nell'era della "servitizzazione", dove il valore del ferro passa in secondo piano rispetto al valore dei dati. Grazie alla telematica predittiva, il veicolo non è più un oggetto passivo che si rompe e va riparato, ma un nodo connesso che dialoga costantemente con la rete di assistenza. Questo permette di anticipare i guasti prima che fermino il lavoro, riducendo i tempi di inattività – l'incubo di ogni imprenditore – fino al 60%. Il veicolo commerciale diventa così una piattaforma software, capace di integrarsi con i gestionali aziendali e di ottimizzare le rotte in tempo reale.

Dalla fabbrica alla libertà: il boom dei campervan

Infine, c'è un aspetto che tocca le corde dell'emozione e dello stile di vita. L'analisi di SDA Bocconi evidenzia come il confine tra veicolo da lavoro e veicolo per il tempo libero si stia assottigliando. Il furgone si spoglia della tuta da lavoro per indossare quella dell'avventura. Il fenomeno dei campervan, spesso allestiti proprio sui telai robusti progettati per i carichi pesanti, racconta di un nuovo desiderio di libertà. È un turismo nomade che vede nel mezzo commerciale un compagno affidabile per esplorare il mondo. Questa versatilità è resa possibile da un'architettura modulare che permette agli allestitori di personalizzare il mezzo come un abito su misura, trasformandolo in ambulanza, officina mobile o, appunto, in una casa viaggiante. Il Transit, a sessant'anni, non è vecchio: è semplicemente diventato lo specchio fedele di un'Italia che cambia, lavora e sogna.