Auto e Motori
Hyundai lancia NUMA: alleanza globale per smart city inclusive
La mobilità del futuro non è più solo un esercizio di stile tecnologico, ma una promessa concreta di inclusione. Hyundai Motor Group lo ha ribadito con forza a Seul, presentando ufficialmente Next Urban Mobility Alliance (NUMA), un’iniziativa pensata per




La mobilità del futuro non è più solo un esercizio di stile tecnologico, ma una promessa concreta di inclusione.
Hyundai Motor Group lo ha ribadito con forza a Seul, presentando ufficialmente Next Urban Mobility Alliance (NUMA), un’iniziativa pensata per trasformare il concetto stesso di spostamento urbano. Un’alleanza che riunisce pubblico e privato con un obiettivo chiaro: costruire città intelligenti in cui ogni cittadino, indipendentemente dall’età o dalle proprie condizioni, possa accedere a un sistema di trasporto sicuro, efficiente e alla portata di tutti.
La cerimonia al Grand Walkerhill Seoul ha segnato il debutto ufficiale di un sistema di collaborazione aperto, che vede al tavolo ministeri, governi locali, università, istituti di ricerca e grandi aziende. Tra i presenti Hee-up Kang, viceministro dei Trasporti della Corea del Sud, e Chang Song, presidente e Head of Advanced Vehicle Platform di Hyundai Motor Group. Un parterre che sottolinea la portata globale del progetto e la volontà di trasformare l’alleanza in una piattaforma di innovazione condivisa. NUMA nasce come alleanza aperta, pronta ad accogliere attori diversi per sviluppare un ecosistema basato sul cloud. La roadmap è scandita in tre fasi: trasformare i sistemi di trasporto locale grazie all’intelligenza artificiale, introdurre la mobilità autonoma come servizio e, infine, espandere il modello a tutte le smart city del futuro. Un percorso ambizioso che non si limita a promuovere nuove tecnologie, ma punta a ridisegnare le abitudini quotidiane di milioni di persone.
Durante l’evento di lancio sono stati presentati prototipi e soluzioni nate per rendere la mobilità davvero universale. Veicoli dal design accessibile, nano mobility device e piattaforme di trasporto basate su AI, pensati per chi convive con disabilità, per gli anziani o per chi vive in aree dove le opzioni di spostamento sono limitate. È un approccio che ribalta la prospettiva: non più solo auto intelligenti, ma un sistema che si adatta alle necessità reali delle comunità. La partecipazione è già ampia: 31 realtà tra istituzioni e aziende. Dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al Governo di Gyeonggi, passando per Hyundai Motor Company, Kia Corporation, Naver Cloud e Seoul National University. Una rete che dimostra come l’innovazione non possa più essere affrontata in solitudine, ma debba nascere da un dialogo costante tra pubblico e privato. Le dichiarazioni dei protagonisti hanno colto il cuore del progetto.
“La guida autonoma e l’intelligenza artificiale cambieranno la nostra vita quotidiana”, ha detto Chang Song, ricordando l’impegno di Hyundai nel portare tecnologie inclusive a disposizione delle comunità. Hee-up Kang ha sottolineato il valore sociale dell’iniziativa: “La mobilità è un servizio essenziale, non un lusso. Tutti devono poter viaggiare in sicurezza e libertà, senza barriere”. NUMA non è però un episodio isolato. Si inserisce in una strategia più ampia di Hyundai Motor Group, che da tempo investe in soluzioni di trasporto innovativo. Dalla piattaforma Shucle per il trasporto on-demand basato su AI, ai dispositivi di nano mobilità integrati con i servizi pubblici, fino ad Autonomous Vehicle Foundry, un’iniziativa globale che mira a fornire veicoli elettrici autonomi a imprese e operatori. È una costellazione di progetti che trova in NUMA il suo punto di convergenza, con l’obiettivo di accelerare la trasformazione urbana. Al centro di tutto resta la convinzione che le città del futuro non potranno limitarsi a essere tecnologicamente avanzate, ma dovranno essere anche inclusive.
Ecco perché Hyundai insiste sulla necessità di integrare le competenze accademiche, l’energia delle imprese private e il sostegno delle istituzioni. È un cambio di paradigma che va oltre il concetto tradizionale di mobilità, per trasformarla in un’infrastruttura sociale, capace di collegare persone, opportunità e qualità della vita. La sfida non è solo tecnologica, ma culturale e politica. NUMA diventa così un laboratorio di idee e soluzioni che potrà essere replicato in altre metropoli del mondo. Con l’impegno di Hyundai Motor Group come motore trainante, il futuro della mobilità urbana potrebbe non essere soltanto più intelligente, ma finalmente più giusto ed equo.