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Auto e Motori
Il settore auto nel 2019 ha versato al fisco 76 miliardi di euro

Nel 2019 ha superato i 76 miliardi di euro il carico fiscale sul comparto dell’automotive, gettito che si ridurrà del 14% (11 miliardi) alla fine di quest’anno anno a causa degli effetti del Coronavirus. A rivelarlo è l’Anfia, l’Associazione Nazionale della Filiera Automobilistica, la quale ha rilevato che l’impatto negativo della pandemia sulle casse dello Stato nel 2020 sarà solo parzialmente mitigato dal successo delle misure di incentivazione all’acquisto di nuove auto, che, anche per questo motivo, è indispensabile rifinanziare per il 2021. “Anche nel 2019 il settore automotive genera un gettito fiscale decisamente elevato, confermandosi a 76,3 miliardi di euro – commenta Paolo Scudieri, Presidente di Anfia -. Nonostante il mercato auto abbia registrato nel 2019 una crescita praticamente impercettibile sia nel segmento del nuovo che nel segmento dell’usato, gli introiti derivanti dall’acquisto degli autoveicoli sono risultati entrambi in crescita dell’1,8% sul 2018, anche per via di un aumento del prezzo finale di vendita medio delle vetture nuove e del valore medio dell'usato nell’anno 2019, a fronte di un maggior contenuto tecnologico e standard di sicurezza sempre più elevati”. Dei tre momenti impositivi del ciclo di vita contributivo degli autoveicoli, è ancora una volta quello relativo all’utilizzo a pesare maggiormente sul totale delle entrate tributarie derivanti dal settore, di cui rappresenta il 78,5% superando i 60 miliardi di Euro (-0,2% rispetto al 2018). Concorrono a realizzare una cifra così elevata voci di prelievo fiscale come quelle relative ai carburanti (36,33 miliardi di Euro) e all’IVA su manutenzione e riparazione, acquisto ricambi, accessori e pneumatici (11,15 miliardi di Euro, in aumento dell’1,9%). Al secondo posto si posiziona il gettito derivante dall’acquisto (versamento IVA e IPT), pari al 12,6% del totale, per un ammontare di 9,63 miliardi di Euro, in rialzo dell’1,8% rispetto al 2018, (quando risultava in crescita appena dello 0,7%). Il gettito derivante dal possesso, infine, detiene una quota sul totale dell’8,8% e vale 6,75 miliardi (-0,7% rispetto al 2018), pari al totale dei versamenti del bollo auto. Secondo Anfia, per scongiurare un nuovo trend discendente del mercato, già iniziato a novembre 2020, e per evitare di vanificare i benefici ambientali ottenuti grazie agli incentivi finora applicati – la rottamazione di 120.000 vetture e la riduzione delle emissioni di CO2 di ben 155.000 tonnellate su base annua – è fondamentale che le misure di stimolo alla domanda vengano rifinanziate nella Legge di Bilancio 2021, che ha iniziato l’iter parlamentare e dovrà essere approvata entro il 31 dicembre.

(RM media)

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