Auto e Motori
Kia Charge supera 1 milione di punti ricarica in Europa
Con Kia Charge gli utenti accedono a 1 milione di punti di ricarica in 27 Paesi europei. La nuova Kia App integra servizi, pianificazione e Plug&Charge.


Nel mondo dell’elettrico le soglie psicologiche contano. Il traguardo di 1 milione di punti di ricarica accessibili con Kia Charge in 27 Paesi europei
sposta l’asticella della praticità quotidiana, perché traduce in realtà ciò che tanti automobilisti chiedono da tempo: semplicità, capillarità e tempi certi. La rete cresce mentre il marchio amplia la gamma a batteria EV3, EV4, EV5, la nuova EV6, EV9 e PV5 e il risultato è un ecosistema che promette di ridurre l’ansia da autonomia senza trasformarsi nell’ennesima giungla di app e tessere.
Il cuore è la nuova Kia App, che riunisce Kia Connect, Kia Charge e MyKia, oltre a libretto di garanzia e manuale d’uso digitali. Un’unica piattaforma, un’unica identità: dal telefono si cercano le colonnine disponibili, si avvia la sessione, si controllano i costi e si gestiscono gli abbonamenti. L’integrazione con EV Route Planner aggiunge l’anello mancante nei viaggi lunghi: le stazioni di ricarica lungo il percorso vengono inserite come waypoint automatici e, con l’ultimo aggiornamento, si può impostare dalla mappa un livello target di carica sia alla destinazione sia per ogni sosta intermedia. È la differenza tra sperare di trovare una colonnina e sapere quando fermarsi e per quanto.
Sotto il cofano digitale c’è anche la flessibilità tariffaria. Kia Charge dà accesso a AC, DC e alta potenza con una logica “scegli e usa”: la tariffa Easy è gratuita, il piano Plus è pensato per chi ricarica spesso e vuole prezzi più prevedibili. In parallelo, l’integrazione con IONITY – oggi circa 5.000 punti in Europa e un piano di crescita verso oltre 13.000 stazioni entro il 2030 – consente di viaggiare veloci sulle dorsali autostradali, scegliendo pacchetti dedicati come IONITY Power e IONITY Ultra direttamente dall’app. Non serve collezionare card: l’identità dell’utente viaggia con lui, e il pagamento scorre senza frizioni.
A proposito di frizioni, Plug&Charge elimina anche l’ultimo gesto superfluo. Alle stazioni compatibili basta inserire il connettore perché l’auto si autentichi e la colonnina parta in automatico: niente app aperte al volo, niente badge dimenticati. È un dettaglio che pesa, soprattutto quando piove, quando si viaggia con i bambini o quando si arriva al punto di ricarica con pochi minuti di margine sul prossimo impegno. La tecnologia, quando è ben progettata, si riconosce proprio da qui: si nota perché scompare.
C’è poi un tema che va oltre la comodità: l’origine dell’energia. Kia Charge dichiara una ricarica alimentata da energia rinnovabile, direttamente o tramite Garanzie di Origine (GO) che immettono in rete un quantitativo equivalente a quanto prelevato. Sulle aree IONITY, l’elettricità è 100% rinnovabile; altrove, la compensazione con certificati ufficiali europei contribuisce a rendere più coerente l’intero ciclo di utilizzo dell’auto elettrica. Non è greenwashing, è un passo necessario se si vuole che la transizione energetica sia misurabile e trasparente.
La narrazione industriale si intreccia con la vita reale quando si parla di usabilità. Chi guida un’auto a batteria sa che la vera differenza la fa il software: precisione nella ricerca dei punti, informazioni affidabili sulla potenza erogata, stime realistiche dei tempi. La Kia App prova a colmare proprio questi vuoti, offrendo un cruscotto unico per pianificare, monitorare e pagare. Nel quotidiano significa poter scegliere tra la ricarica serale vicino a casa e quella rapida in viaggio, con la certezza di trovare una colonnina funzionante e di conoscere il prezzo prima di attaccare il cavo.
Sul piano strategico, il milione di punti di ricarica è anche un segnale al mercato. Vuol dire che il marchio non affida l’esperienza cliente solo all’hardware dell’auto, ma costruisce un ecosistema dove servizi e infrastrutture contano quanto autonomia e prestazioni. Lo conferma il management europeo sottolineando come questo obiettivo sia frutto di partnership diffuse con i principali operatori e di un disegno che abbraccia sia la ricarica pubblica sia quella residenziale. Una rete più ampia non serve se è complicata; una rete più semplice non basta se è scarsa. Qui si prova a far convivere entrambe le esigenze.
Anche il linguaggio scelto racconta la direzione. Non si spingono solo i grandi SUV elettrici: nella stessa app convivono le necessità di EV3 ed EV4, compatte pensate per l’Europa, e quelle di EV5, EV6 ed EV9, per chi viaggia spesso e lontano. Le impostazioni di EV Route Planner permettono di adattare la strategia di ricarica allo stile di guida, al carico a bordo, alla temperatura esterna. È un approccio “su misura” che promette di restituire all’utente il controllo, trasformando l’elettrico da esperimento a consuetudine.
In ultima analisi, ciò che rende notizia questo traguardo non sono i numeri in sé, ma le nuove abitudini che abilitano. Un’app che accorcia i tempi morti, un milione di punti accessibili con un solo account, la ricarica Plug&Charge che fluidifica il gesto, la trasparenza sui costi e sull’origine dell’energia: sono tasselli che, messi insieme, rendono credibile l’idea di una mobilità elettrica davvero accessibile, fluida e sostenibile. Se l’elettrico deve essere la normalità, allora deve comportarsi da normalità. Qui, finalmente, ci si sta avvicinando.
