Nissan: risultati H1 2025 e nuove previsioni per l’intero anno - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 09:24

Nissan: risultati H1 2025 e nuove previsioni per l’intero anno

Nissan chiude l’H1 FY2025 con ricavi a 5,6 trilioni di yen e aggiorna l’outlook: pareggio di utile operativo al netto dei dazi e piano Re:Nissan in accelerazione.

di Giovanni Alessi

Il primo semestre dell’anno fiscale 2025 consegna l’immagine di una Nissan in piena transizione.

Le unità vendute nel mondo sono 1,48 milioni, i ricavi consolidati raggiungono 5,6 trilioni di yen, mentre l’utile operativo scivola in territorio negativo per 27,7 miliardi di yen. Il dato più pesante è l’utile netto: 221,9 miliardi di yen, appesantito dalla minore contribuzione delle partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto e da costi di ristrutturazione. Il contesto valutario, con cambi medi a 146 yen/dollaro e 168 yen/euro, racconta un vento contrario ma non altera la fotografia di un’azienda impegnata a ridisegnare portafoglio prodotti, footprint industriale e struttura dei costi. A fare da cuscinetto resta una liquidità totale di 3,6 trilioni di yen, di cui 2,2 in cassa lorda a fine settembre: un polmone che consente di investire senza rinunciare alla prudenza.

Secondo trimestre: segnali di trazione operativa

Dentro un semestre complesso emerge un secondo trimestre più tonico. L’utile operativo trimestrale sale a 51,5 miliardi di yen, segnale che gli interventi su mix, prezzi e costi stanno iniziando a produrre effetti, pur con ricavi in lieve calo a 2,87 trilioni di yen rispetto all’anno precedente. L’utile netto resta negativo, riflettendo oneri non ricorrenti e la volatilità dei mercati, ma la traiettoria operativa cambia pendenza. Anche il quadro dei cambi, con 148 yen/dollaro e 172 yen/euro, continua a influire sulle marginalità, ma non annulla i progressi nella gestione industriale e nella disciplina commerciale.

Guidance FY2025: pareggio operativo al netto dei dazi

Il 30 ottobre la Casa ha aggiornato le previsioni per l’intero esercizio: ricavi attesi a 11,7 trilioni di yen e pareggio di utile operativo se si escludono i dazi. Considerandone l’impatto stimato, il risultato operativo virerà a –275 miliardi di yen. Per ora resta sospesa la guidance su utile netto e EPS, in attesa delle decisioni sul piano Re:Nissan. Il messaggio chiave, tuttavia, è di disciplina: concentrarsi sui mercati in cui la gamma sarà più competitiva e selezionare i progetti con ritorni tangibili, proteggendo al contempo la liquidità. Il perimetro di consolidamento continua a considerare la JV cinese con il metodo del patrimonio netto, offrendo una lettura più fedele della performance core.

Re:Nissan: tagliare la complessità, finanziare l’innovazione

Il cantiere Re:Nissan procede su due assi. Sul fronte variabile l’azienda individua fino a 200 miliardi di yen di risparmi, spostando migliaia di idee dalla teoria alla pratica senza sacrificare qualità, sicurezza e prestazioni. Sul fisso, oltre 80 miliardi di yen sono già stati liberati nel primo semestre; la traiettoria supera 150 miliardi sull’anno e punta oltre 250 miliardi entro il FY2026. Sei azioni su sette sugli stabilimenti sono state completate, l’efficienza oraria dell’ingegneriamigliora del 12% verso un target del 20% e la complessità dei componenti si riduce. Nella gestione del capitale, l’ottimizzazione delle attività non strategiche passa anche per la vendita con lease-back ventennale della sede di Yokohama: nessun impatto su persone e operatività, con i proventi reinvestiti in ammodernamento e crescita. In parallelo si riallinea la strategia prodotto-mercato e si consolidano le partnership: i feedback su nuova LEAF e Rooxconfermano la rotta, con ulteriori lanci attesi entro il FY2027.

Prodotti e mercati: come cambia la proposta Nissan

La fase 2025-2026 non è solo un esercizio contabile. La gamma si prepara a una spinta che bilancia elettrificazione e competitività dei modelli termici, con piattaforme più leggere, software aggiornabili OTA e un’architettura elettronica pensata per evolvere nel ciclo vita. La priorità è ricostruire redditività nei segmenti e nelle aree geografiche dove il brand è storicamente forte e dove i nuovi lanci possono generare volumi sostenibili. È in questo contesto che si inserisce la prudenza sull’utile netto: scegliere tempi e investimenti giusti vale più di un traguardo di breve periodo. Nelle parole di Ivan Espinosa, «i risultati del primo semestre riflettono le sfide che dobbiamo affrontare, ma confermano che Nissan è saldamente sulla strada della ripresa», con il secondo semestre chiamato a rafforzare la tendenza.

La rotta verso il 2026

Obiettivo dichiarato: utile operativo e cash flow positivi nel business automotive entro il FY2026. Per arrivarci serviranno volatilità gestita, costi sotto controllo e prodotti desiderabili per i clienti nei mercati chiave. La base finanziaria è solida, la macchina dell’efficienza è avviata, la pipeline di novità promette un rinnovamento credibile. Non è una ripartenza immediata, è un lavoro di fino: meno complessità, più valore, una Nissan che sceglie con cura dove e come crescere.