Opel Rekord C: le innovazioni del 1966 ne decretano il grande successo - Affaritaliani.it

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Opel Rekord C: le innovazioni del 1966 ne decretano il grande successo

La Opel Rekord C, con nuovi motori e sospensioni posteriori, viene prodotta dal 1966 al 1971 in oltre 1,2 milioni di esemplari

La Opel Rekord C viene presentata cinquantacinque anni fa nell’estate del 1966. È la prima vettura sviluppata nel centro prove Opel di Dudenhofen

Nell’aprile del 1966 Opel inaugura una nuova pista di collaudo a Dudenhofen, tracciato lungo il quale i tecnici di Rüsselsheim mettono a punto la nuova Opel Rekord C che viene presentata alla stampa specializzata l’agosto seguente. La struttura si estende in un’area di 2,6 chilometri quadrati, comprendendo un mix di strade molto diverse per larghezza e tortuosità, per uno sviluppo totale di 33 chilometri.

La Opel Rekord C, cioè la terza serie della vettura tedesca, solo apparentemente assomiglia al modello che si appresta a sostituire, in realtà porta in dote modifiche sia stilistiche sia meccaniche. Novità che erano in gestazione già da qualche anno e che approdano definitivamente sulla terza serie dopo il breve ciclo di vita della Rekord-B che lascia in eredità soprattutto gli stilemi della calandra circondata dai fari rettangolari, che vengono comunque aggiornati e resi più moderni. Il frontale, infatti, conservava i fari rettangolari, ma la calandra non è più formata da listelli orizzontali ma da una griglia nera spezzata da un listello cromato.

Quel che piace al pubblico è soprattutto la modernità delle linee posteriori caratterizzate dalla “coda sfuggente” come si scriveva all’epoca, che seguiva la linea di cintura caratterizzata da quell’originale onda disegnata dall'équipe di Erhard Schnell. Ben prima dell’impiego del termine nella Formula 1 dei primi anni Ottanta, la sinuosità della parte laterale e posteriore viene accomunata alle curve della bottiglia di Coca Cola.

La Opel Rekord C, oltre agli apprezzamenti per le novità estetiche, piace molto per il rinnovato comportamento dinamico, merito dell’aggiornamento dei motori sotto il cofano ma, soprattutto, per le nuove sospensioni posteriori. Gli ingegneri Opel mandano in pensione il convenzionale ponte posteriore sospeso da balestre, sostituendo quest’ultime con efficaci molle elicoidali che migliorano sensibilmente tanto il comfort quanto la tenuta di strada. La nuova geometria posteriore, pur mantenendo il ponte rigido, viene nobilitata e resa più stabile ed efficace dall’adozione della barra Panhard.

Scrive all’epoca Heinz Kranz sulla rivista Hobby. “Il successo ottenuto con questo cambiamento è enorme. Lo si comprende appieno solo quando la nuova Opel Rekord esce in piena velocità da una serie di curve per infilarsi in un tratto del percorso di prova con una pavimentazione piena di buche e cunette: nelle curve un comportamento sportivo e qui un vero comfort. A Rüsselsheim si sarebbero risparmiati molte preoccupazioni se anche il modello precedente avesse avuto una tale armonia. Siamo convinti che i modelli con la carrozzeria filante, le nuove sospensioni ed il nuovo allestimento interno incontreranno il gusto del pubblico”.

Così, il nuovo centro prove Opel di Dudenhofen si rivela non tanto e non solo la palestra ideale per mettere a punto le vetture prima dell’entrata in produzione, ma anche il percorso perfetto per mostrare alla stampa specializzata le novità e i miglioramenti messi in atto a Rüsselsheim.

La Opel Rekord C presenta anche interessanti ed efficaci novità sotto il cofano, con due nuovi motori: un 1.900 da 106 CV (79 kW) dotato di due carburatori riservato alla versione Sprint, che si affianca a quello da 90 CV (66 kW) già montato sulla Opel Rekord-B, e un nuovo 6 cilindri da 2,2 litri e 95 CV (70 kW). Da sottolineare lo sviluppo che avrà in seguito quel motore 1.900 che, con l’adozione dell’iniezione meccanica Bosch, equipaggerà le sportivissime Manta GT/E prima e Kadett GT/E poi, mattatrici dei rally nella seconda metà degli anni Settanta.

Il successo del pubblico non tarda a manifestarsi e lo dimostrano inequivocabilmente i numeri: con oltre 1,2 milioni di vetture prodotte in poco più di cinque anni, tra berline 2 e 4 porte, giardinette a 3 e 5 porte e anche coupé, la Opel Rekord C resta una pietra miliare nella storia delle Casa di Rüsselsheim.