Auto e Motori
Renault Group in crescita: elettrico e ibride trainano il primo semestre 2025
Renault Group chiude il primo semestre 2025 in crescita, guidato dall’elettrificazione e da solide performance sui mercati europei e internazionali.


In un contesto internazionale ancora incerto, segnato da fluttuazioni economiche, tensioni geopolitiche e dinamiche industriali in continua evoluzione, Renault Group conferma la propria solidità e visione strategica.
Il primo semestre 2025 si chiude con un incremento complessivo dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, per un totale di 1.169.773 veicoli venduti nel mondo. Ma al di là della cifra, è la qualità della crescita a raccontare una storia interessante, fatta di rilancio globale, elettrificazione consapevole e segmentazione intelligente dei marchi.
Renault accelera fuori dall’Europa, ma resta solida in casa
Con 808.413 veicoli venduti nel mondo, la Marca Renault segna un +2,7% su base annua. Una performance che trova linfa soprattutto nei mercati internazionali, dove l’incremento è a doppia cifra: +16,3%, ben al di sopra della media del mercato globale (+4,7%). In America Latina, la crescita del 24% è trainata dal successo di Kardian, che ha portato l’Argentina a raddoppiare quasi i volumi (+96,7%). In Brasile, si registra un solido +8,8%, mentre in Colombia Renault è leader di mercato con una quota del 14,6%. Il Marocco segna +48%, confermando il valore delle nuove piattaforme su scala regionale. E la Corea del Sud, con un +150% spinto dal Grand Koleos, si rivela una sorpresa estremamente positiva, soprattutto in ottica di espansione in Asia.
In Europa, la Marca si conferma seconda con il 6,7% di quota di mercato, guidata da una Clio che domina tutti i canali di vendita. Nonostante un mercato auto in lieve calo (-1,0%), Renault cresce dell’8,4% e registra l’incremento più significativo tra le prime 15 case automobilistiche. Sul fronte dei veicoli commerciali, si registra invece un -29%, dovuto alla transizione di gamma e alla fine ciclo di Renault Express. Tuttavia, la Marca mantiene il secondo posto tra i costruttori di veicoli commerciali leggeri in Europa.
Elettrificazione e ibridi: Renault guida la trasformazione
Renault continua a spingere sull’acceleratore dell’elettrificazione. Le vendite di veicoli elettrici crescono del 57% in Europa, a fronte di un mercato in aumento del 24,9%. Protagonista assoluta è la Renault 5 E-Tech Electric, già il veicolo elettrico più venduto del segmento B con 49.000 unità vendute dal lancio. La Francia si conferma il cuore pulsante di questa strategia, con Renault prima Marca EV del Paese.
Ma è sul fronte delle ibride che il Gruppo rafforza la sua leadership. Le vendite crescono del 36% e la tecnologia Full Hybrid E-Tech rappresenta ormai il 41% delle vendite di autovetture Renault. Un dato che proietta la Marca verso il traguardo simbolico del milione di ibridi venduti. Il secondo semestre vedrà il lancio del nuovo motore Full Hybrid 160 E-Tech, destinato a Captur e Symbioz, mentre proseguirà l’offensiva elettrica con la Renault 4 E-Tech e una versione di Renault 5 da 25.000 euro.
Dacia: clienti fedeli, elettrificazione in crescita e nuove conquiste
Nonostante una leggera flessione globale (-0,7%), dovuta principalmente alla riallocazione del Duster come Marca Renault in Turchia, Dacia conferma la sua solidità con 356.084 unità vendute nel mondo. In Europa, le vendite sono in crescita (+1,1%) con una quota del 4,5%. Il posizionamento è chiaro: Dacia è il punto di riferimento per il cliente privato, grazie a un rapporto qualità-prezzo ineguagliabile e a una gamma essenziale ma coerente.
Sandero resta il modello più venduto ai privati dal 2017 e si riconferma il primo in Europa nel primo semestre 2025. Duster, con 108.510 unità, è il SUV preferito dai clienti privati. La terza generazione ha già raccolto oltre 200.000 ordini in un anno, mentre la nuova Bigster – al debutto – dimostra un potenziale elevato, con il 69% delle vendite in versione hybrid e l’88% nei due allestimenti top. Con una quota di clienti in conquista pari all’80% in Francia, Bigster si candida a essere la nuova colonna portante della gamma.
Dacia accelera anche nella transizione green. Oltre il 23% delle immatricolazioni è ormai elettrificato. La crescita degli ibridi è significativa (+11,8 punti) e trainata dal successo di Duster Hybrid. La city car Spring, 100% elettrica, registra un +62,5% e supera le 180.000 unità vendute dal lancio, confermandosi come l’offerta EV più accessibile d’Europa.
Alpine: la piccola A290 cambia le regole del gioco
Il 2025 è l’anno della svolta per Alpine. Con 5.015 immatricolazioni (+84,6%), la Marca francese si lancia verso una nuova dimensione, grazie soprattutto alla A290, la prima city car del brand. Con 3.699 unità vendute, di cui 2.327 solo in Francia, A290 segna l’ingresso ufficiale di Alpine nel segmento delle compatte elettriche, dopo essere stata eletta Car of the Year 2025. Ma la Marca non rinuncia alle radici: la A110 resta regina delle sportive biposto con una quota di mercato europea del 46%.
Alpine cresce anche come marchio retail, con 200 Alpine Store previsti entro fine anno e una nuova apertura in Irlanda. Segnale di una strategia coerente che unisce performance, elettrificazione e identità di Marca in un mercato sempre più competitivo.
Un Gruppo solido, in equilibrio tra visione e realismo
Il bilancio del primo semestre 2025 racconta la fotografia di un Gruppo che ha imparato a crescere selettivamente, puntando su prodotti strategici, aree geografiche ad alto potenziale e una diversificazione dei marchi che permette di affrontare mercati molto diversi tra loro. Renault guida l’innovazione, Dacia presidia la concretezza, Alpine spinge l’identità sportiva in chiave elettrica. Il tutto tenendo come bussola l’elettrificazione e la soddisfazione del cliente.
Con una presenza consolidata nei primi 15 mercati europei e internazionali, Renault Group guarda avanti con fiducia e con una proposta commerciale che tiene insieme tecnologia, accessibilità e visione a lungo termine. Non è solo una questione di numeri, ma di direzione. E la rotta, almeno per ora, è quella giusta.