Auto e Motori
Stellantis Heritage: il 2025 da record tra Hub, restauri e corse
Un anno di grandi successi per il polo torinese: crescono i visitatori all'Heritage Hub e raddoppiano i restauri. La storia dell'auto diventa futuro.

Un tempio della meccanica dove il passato non è un ricordo polveroso, ma un motore acceso che guarda al domani.
Si chiude un 2025 straordinario per Stellantis Heritage, il dipartimento che da un decennio custodisce l'anima dei marchi Alfa Romeo, FIAT, Lancia e Abarth. Lungi dall’essere una semplice operazione nostalgia, l’attività svolta quest’anno conferma come il patrimonio automobilistico italiano sia un asset strategico, capace di generare valore, cultura e passione. Tra i padiglioni di Mirafiori e le strade della 1000 Miglia, la storia dell’auto ha vissuto dodici mesi di energia pura, consolidando un ecosistema che unisce collezionisti, ingegneri e semplici appassionati.
Il cuore pulsante: Heritage Hub e il fascino dell’Officina 81
Al centro di questa narrazione c'è l’Heritage Hub, una location che è molto più di un museo. Situato all'interno della storica Officina 81 di via Plava a Torino, nel vasto comprensorio di Mirafiori, questo spazio è diventato una meta imprescindibile per il turismo industriale e culturale. L’edificio stesso è un monumento: inaugurato nel 1939, è stato oggetto di un restauro conservativo che ne ha mantenuto intatta l'anima "factory", con i pavimenti in cemento, i pilastri metallici e le colorazioni originali senape e verde.
È qui che nel 2025 si è registrato un incremento del 6% dei visitatori, una crescita trainata non solo dagli esperti del settore, ma da un pubblico eterogeneo che include turisti stranieri e famiglie. L'Hub custodisce circa 300 vetture, di cui 64 esposte al centro dello spazio e suddivise in otto aree tematiche che raccontano l'evoluzione dell'auto sotto ogni aspetto: dalle "Records and Races" alle "Style Marks", passando per le "Eco and Sustainable" e le "Archistars". La natura polifunzionale dello spazio si è rivelata vincente: nel corso dell'anno sono stati ben 27 gli eventi ospitati, tra meeting aziendali e appuntamenti culturali, dimostrando come l'archeologia industriale possa dialogare perfettamente con le esigenze dell'intrattenimento contemporaneo.
Officine Classiche: l’arte del restauro e la garanzia della Casa Madre
Se l'Hub è la vetrina, le Officine Classiche sono il laboratorio dove avviene la magia. Il 2025 ha segnato un punto di svolta per i servizi di restauro e certificazione offerti ai privati. Il principio è semplice quanto esclusivo: nessuno può prendersi cura di una vettura storica meglio di chi l'ha progettata e costruita. Forte di questo know-how, il dipartimento ha visto una crescita degli ordini di restauro del 49% rispetto all'anno precedente, con un portafoglio lavori raddoppiato negli ultimi anni.
I dati evidenziano una forte vocazione internazionale: oltre la metà delle vetture che entrano in officina proviene dall'estero (52%), con il marchio Alfa Romeo a guidare la classifica delle richieste di restauro. Parallelamente, anche le Certificazioni di Autenticità hanno subito un'impennata (+10% sul 2024 e +55% nel triennio), con Lancia che si conferma il brand più "certificato", coprendo oltre il 55% del totale. Questi numeri testimoniano una fiducia crescente dei collezionisti verso la "Casa Madre", vista come l'unica entità capace di garantire l'assoluta fedeltà storica e tecnica degli interventi.
Le regine della strada: trionfi e passioni alla 1000 Miglia
La storia, per essere viva, deve correre. La partecipazione alla 1000 Miglia 2025 è stata il capitolo più dinamico dell'anno. Lungo l'inedito percorso a otto tra Brescia e Roma, Stellantis Heritage ha schierato tre ambasciatrici d'eccezione: l'Alfa Romeo 1900 Super Sprint del 1956, la Fiat 600 del 1955 (che festeggiava i 70 anni) e la Maserati A6 GCS/53.
La presenza di queste vetture non è stata solo una parata, ma una prova di efficienza meccanica e un viaggio emotivo attraverso l'Italia. Il legame indissolubile tra il Biscione e la "corsa più bella del mondo" è stato suggellato dalla vittoria assoluta dell’Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport del 1929 del team Villa Trasqua. Vedere queste auto affrontare centinaia di chilometri ha permesso al pubblico di percepire la differenza tra un oggetto da collezione statico e una macchina da corsa che ruggisce ancora come il giorno in cui ha lasciato la fabbrica.
Omaggi ai maestri: Dante Giacosa e il mito della 500
Il 2025 è stato anche l'anno della memoria grata verso i geni che hanno reso grande l'industria italiana. Un tributo speciale è stato dedicato a Dante Giacosa, il padre di molte delle vetture che hanno motorizzato l'Italia. In occasione del 120° anniversario della sua nascita, Heritage ha partecipato al Memorial a Neive e ha inaugurato una mostra tecnica all'interno dell'Hub.
A chiudere idealmente il cerchio è arrivata l'esposizione "L’Italia che piace: benvenuti nella casa di Fiat 500". Allestita fino a gennaio 2026, la mostra trasforma il museo in una casa italiana, dove dieci modelli iconici – dalla prima 500 N del '57 alla nuovissima versione Ibrida – raccontano l'evoluzione del costume e della società. Non è solo una mostra di automobili, ma un viaggio antropologico che spiega come un oggetto di design industriale sia diventato un membro della famiglia per milioni di persone.
Il palcoscenico internazionale: dai Rally ai Concorsi d’Eleganza
La visibilità del patrimonio italiano ha superato i confini nazionali grazie a una presenza massiccia nei più prestigiosi saloni ed eventi mondiali. Il mondo dei rally è stato protagonista al Rally Racing Meeting e all'Autoworld Museum di Bruxelles, dove le leggendarie Lancia – dalla Stratos alla Delta HF Integrale – hanno ricordato al mondo perché il marchio torinese è il più vincente nella storia della disciplina.
Ma è nei concorsi d'eleganza che lo stile italiano ha brillato maggiormente. Al FuoriConcorso sul Lago di Como, Villa Sucota è diventata "Casa Alfa Romeo", esponendo capolavori come la 33 TT12 e la TZ2. Tuttavia, la vera star dell'anno è stata la Lancia Flaminia Loraymo del 1960. Questo esemplare unico, dal design visionario, è stato scelto come immagine simbolo del Festival Car 2025, affascinando il pubblico con le sue linee che, ancora oggi, appaiono futuristiche.
Reloaded by Creators: creare le nuove leggende
Stellantis Heritage non si limita a conservare il passato, ma ne crea di nuovo attraverso il programma "Reloaded by Creators". Il 2025 ha visto la nascita di due instant classic destinati a diventare pezzi introvabili. La prima è l’Abarth 695 Club Italia, una serie limitatissima di otto esemplari con livrea bicolore e finiture sartoriali, riservata ai membri dell'omonimo club.
Ancora più significativa è stata la consegna della prima Alfa Romeo 4C Collezione GT "Nicola Larini". Realizzata in soli tre esemplari, questa vettura in colorazione Giallo Ocra celebra il pilota toscano e rappresenta il ritorno della 4C come oggetto da collezione contemporaneo. Queste operazioni dimostrano una visione strategica precisa: valorizzare modelli recenti già entrati nel mito, certificandoli e personalizzandoli direttamente in fabbrica, creando così un ponte ideale tra le glorie di ieri e quelle di domani.
Oltre l’automobile: lifestyle e cultura diffusa
A completare un anno denso di attività, il marchio ha saputo espandersi nel settore lifestyle e nella divulgazione culturale. La partnership con Breil ha dato vita al cronografo Abarth 1000, un oggetto che porta al polso la precisione meccanica delle corse. Sul fronte digitale, il sito web e i canali social si sono trasformati in veri hub di conoscenza, celebrando anniversari importanti come i 70 anni della Giulietta Berlina o i 40 della Fiat Uno Turbo i.e. e della Lancia Delta S4.
Il 2025 di Stellantis Heritage si chiude dunque con un bilancio estremamente positivo. I numeri dai visitatori agli ordini di restauro raccontano di un settore in salute, ma è l'impalpabile valore delle emozioni suscitate a fare la differenza. L'Heritage Hub si conferma non solo come custode di metallo e motori, ma come un laboratorio culturale vivo, capace di ispirare le nuove generazioni attraverso l'esempio del genio creativo italiano.
