Auto e Motori
Stellantis Termoli: 2.000 lavoratori in solidarietà fino al 2026
Dal 1° settembre i 2.000 dipendenti Stellantis di Termoli entreranno in solidarietà: sindacati e azienda cercano di proteggere l’occupazione in una fase critica.


Il futuro dello stabilimento Stellantis di Termoli passa da un accordo che riguarda tutti i suoi circa duemila dipendenti.
Dal 1° settembre 2025 al 31 agosto 2026 entrerà infatti in vigore un nuovo contratto di solidarietà, siglato oggi tra azienda e sindacati, che garantirà la maturazione dei ratei indipendentemente dai giorni effettivamente lavorati. Si tratta di una misura difensiva, adottata per fronteggiare una fase che i rappresentanti dei lavoratori definiscono “molto difficile”. A spiegarlo è Francesco Guida della Uilm Molise, che ricorda come la solidarietà rappresenti l’unico strumento utile a tutelare reddito e posti di lavoro in un contesto di forte incertezza.
Lo stabilimento di Termoli è da tempo al centro delle tensioni che attraversano il settore automotive. Da una parte pesa la crisi delle vendite, dall’altra la transizione ecologica che procede a rilento e le incognite legate alla Gigafactory, progetto che in passato aveva alimentato speranze ma che oggi sembra navigare in un clima di incertezza. La decisione di prorogare la solidarietà conferma le difficoltà del polo molisano, storicamente strategico per Stellantis. In un anno cruciale per l’industria automobilistica, la misura appare come un tentativo di guadagnare tempo, difendendo la forza lavoro e preservando la continuità produttiva, in attesa di risposte più chiare da parte del gruppo.
Dietro le cifre, ci sono volti e famiglie. A Termoli la fabbrica è molto più di un sito industriale: rappresenta un presidio sociale e occupazionale che intreccia il destino di un’intera comunità. Per questo l’accordo raggiunto assume un valore che va oltre la dimensione economica, diventando simbolo di resistenza in un periodo di profonda trasformazione per il settore auto.