(Adnkronos) - “Bisognerebbe alleggerire il costo del lavoro nella ristorazione - prosegue - ci vorrebbe un compenso per ciò che non si è incassato. Dovremmo essere tutelati, non come piccole aziende, ma come parti fondamentali dell’ingranaggio enorme del settore dell’accoglienza. Aprire non vuol dire mettere la chiave e girala, ma è un impegno economico anche da sostenere per rispettare le norme sanitarie, per comprare sanificatori e mascherine”. “Un'altra cosa a cui non si bada molto – conclude Tomei - è che noi facciamo cultura attraverso il cibo e la cucina e quindi incrementiamo il turismo in Italia. Cuochi e ristoratori sono vettori della cultura nel mondo, dovremmo essere valorizzati, anche attraverso iniziative con il ministero dell’Istruzione per insegnare ai giovani la buona alimentazione”.
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