Roma, 10 set. (Adnkronos) - Il Cdm ha approvato un decreto legislativo di attuazione di una direttiva Ue contro il dumping salariale dei cosiddetti lavoratori 'distaccati', cioè di coloro che lavorano per la stessa azienda ma da un altro Paese."L’obiettivo delle nuove norme - chiarisce P.Chigi nella nota emanata dopo il Cdm - è quello di adeguare l’ordinamento nazionale a quello europeo nel settore del distacco transnazionale dei lavoratori e di limitare quindi il dumping sociale e salariale. Si mira a rafforzare la parità di trattamento tra lavoratori “locali” e lavoratori distaccati, attraverso la riaffermazione del principio per cui le imprese distaccatarie sono tenute a garantire ai lavoratori distaccati le medesime condizioni riconosciute ai dipendenti “interni”"."A tal fine viene ampliato l’elenco delle condizioni di lavoro e occupazione per cui si prevede l’applicazione della legge dello Stato membro ospitante, anche mediante l’inclusione della disciplina in tema di alloggio, indennità o rimborso spese in caso di trasferte o viaggi richiesti dalla società distaccataria. In attuazione della direttiva viene inoltre introdotta la “trasparenza retributiva” sulla cui base ciascuno Stato membro è obbligato a pubblicare in un unico sito web istituzionale, senza indebito ritardo e in maniera trasparente, le informazioni su tutte le condizioni di lavoro e di occupazione compresi gli elementi costitutivi della retribuzione. Il testo tiene conto dei pareri espressi dalle competenti Commissioni parlamentari".
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