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Inglese per negati: quando l'inglese è troppo difficile

"Immergersi" nella lingua
Anni di esposizione a metodi rigidi e punitivi hanno instaurato nella quasi totalità degli italiani dei cosiddetti "paradigmi errati" riguardo l'apprendimento delle lingue. Questi schemi mentali, una volta consolidati, rendono l'acquisizione di una nuova lingua non solo difficile ma, per molti, praticamente impossibile.
In risposta a quello che - di fatto - è un handicap nazionale, un gruppo di coach indipendenti conia il termine "Inglese per negati" e propone un metodo basato sulle neuroscienze che evita completamente la grammatica. Ci si concentra invece proprio sulla riscrittura dei paradigmi mentali. Il programma, della durata media di tre mesi, mira a liberare i partecipanti dai vecchi traumi e dalle inibizioni, rendendo l'apprendimento dell'inglese non solo possibile ma anche piacevole e immediato.
La chiave del recente successo dell'inglese per negati risiede nella sua capacità di trattare l'apprendimento della lingua come un processo di guarigione mentale piuttosto che come una semplice acquisizione di conoscenze. Rimuovendo l'ansia legata all'errore grammaticale e sostituendola con tecniche positive di rinforzo, il corso promette di trasformare radicalmente l'approccio degli studenti all'inglese. Qui un video di esempio dell'approccio: https://www.
Con una metodologia da "inglese per negati", si apre un nuovo capitolo nell'educazione linguistica, uno che potrebbe finalmente rispondere alle esigenze di chi è stato tradito dai metodi convenzionali e cerca una via d'uscita dal labirinto di paure e insicurezze instillate da anni di didattica inadeguata. La sfida ora è accettare e integrare questi nuovi metodi per superare definitivamente i limiti imposti da un sistema educativo che ha troppo spesso fallito nel suo compito.