Corruzione, Mattarella: "L'Italia non è un malato incurabile" - Affaritaliani.it

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Corruzione, Mattarella: "L'Italia non è un malato incurabile"

"Non è vero che l'Italia è un malato incurabile. Al contrario, la forza con cui poniamo il tema della legalità, la mobilitazione della società civile, l'impegno dello Stato dimostrano che, in Italia, i meccanismi di controllo, di accertamento e di sanzione funzionano e che lo Stato non fa finta di non vedere". Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiude così a Torino l'assemblea annuale dell'Anci, l'Associazione nazionale dei comuni italiani. Un messaggio di fiducia a cui si aggiungono delle indicazioni per la costruzione di un "futuro degno per i nostri giovani".

"Non ci sarà ripresa, non ci sarà crescita di opportunità,se non estirperemo la corruzione, l'illegalità, la criminalità organizzata", ha aggiunto il Capo dello Stato. "Al contrario - ha aggiunto Mattarella - la forza con cui poniamo il tema della legalità, la mobilitazione della società civile, l'impegno dello Stato e di tanti suoi uomini dimostrano che, in Italia, i meccanismi di controllo, di accertamento e di sanzione funzionano e che lo Stato non fa finta di non vedere. Non dovunque, nel mondo, è così. Noi vogliamo e possiamo raggiungere traguardi alti di moralità e di trasparenza". "L'azione di contrasto all'illegalità va, comunque, combattuta con determinazione - ha proseguito il Capo dello Stato - I Comuni devono esserne l'avamposto, proprio perché le istituzioni cominciano nelle vostre sedi. È in gioco la coesione del Paese, compresa la coesione territoriale".

Per il presidente della Repubblica lo sviluppo dell'Italia dipende dal Sud: "Lo sviluppo dell'Italia, e anche il suo ruolo di protagonista nell'Unione Europea, dipende in larga parte da uno sviluppo equilibrato del Mezzogiorno. Laddove crescono le distanze e le fratture là si indebolisce tutto il potenziale nazionale, compreso quello delle Regioni che oggi esprimono gli indici economici migliori". In Italia "non mancano le difficoltà. Le ferite sociali, a partire dagli insostenibili indici di disoccupazione, assumono talvolta caratteri di emergenza". Tra i vari temi affrontati da Mattarella c'è anche quello dei migranti. "Sul governo dell'epocale flusso di migranti si gioca il destino dell'Unione europea".

"Solidarietà, sicurezza e coesione sono compatibili. Anzi - ha affermato ancora - soltanto se sono legate tra di loro riusciremo a difendere il nostro standard di vita democratico e sociale. Ogni energia profusa per far crescere l'Europa dal basso è ben spesa. Se c'è poca Europa nell'Unione, se c'è poca Europa nel mondo, questo deficit non potrà mai essere colmato da burocrazie o da leggi per quanto accurate". Il presidente ha ricordato che "ieri notte, ancora una volta, si è consumata una terribile tragedia nel Mediterraneo, nella quale sono morte numerose persone, tra loro tanti bambini e anche neonati. È difficile - ha concluso - trovare parole adeguate per esprimere lo sgomento che questo suscita".

Mattarella si è anche soffermato infine sulla nuova geografia politica del Paese, modificata dal ddl province. "Le Città metropolitane, alle quali doverosamente è stato riservato un significativo rilievo nel sistema delle autonomie locali, rappresentano motori importanti di innovazione e di crescita" ha spiegato il presidente, che ne ha evidenziato anche i rischi: "È proprio nelle aree metropolitane che si sono manifestate diseconomie e processi di emarginazione sociale, in seguito alla decomposizione dei vecchi modelli di organizzazione urbana, spesso basati sulla presenza di vecchie industrie manifatturiere".