Politica
"Pier Silvio Berlusconi in politica? Qualunque scelta farà, sarà al servizio del Paese, come suo padre. Calenda nel Cdx? Molti punti in comune"
Antonio Montemagno, vice-segretario vicario giovani FI

"Da siciliano e da forzista posso affermare che il Ponte sullo Stretto rappresenta una priorità assoluta per Forza Italia"
"Oggi Pier Silvio è tra i manager più stimati e di successo del Paese, guida aziende in costante sviluppo e ha una leadership riconosciuta a livello nazionale e internazionale. Qualunque sarà la sua scelta, siamo certi che sarà orientata al bene del partito e al servizio dell’Italia, come è sempre stato per suo padre". E' uno dei passaggi chiave dell'intervista di Affaritaliani ad Antonio Montemagno, vice-segretario vicario dei giovani di Forza Italia. Che sul possibile ingresso di Azione nella maggioranza afferma: "Se Calenda deciderà di avvicinarsi al centrodestra, ritengo che possa essere un fatto positivo: oggi c’è bisogno di più centro anche all’interno del centrodestra".
L'INTERVISTA
Forza Italia punta sul taglio delle tasse per il ceto medio, ci sarà sicuramente in Legge di Bilancio?
"Abbassare le tasse è da sempre una battaglia di Forza Italia. Siamo già intervenuti in questa direzione con il taglio del cuneo fiscale e con la riduzione delle aliquote Irpef, dando avvio a una vera e propria riforma fiscale. Per la prossima legge di bilancio la nostra priorità sarà la riduzione dell’aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 60.000 euro. Si tratta di un passaggio fondamentale: finora siamo intervenuti a sostegno delle fasce più deboli e dei redditi medio-bassi, ora è il momento di tutelare quella che rappresenta l’ossatura del Paese, ovvero il ceto medio, che troppo spesso ha pagato il prezzo più alto. Il nostro obiettivo è restituire potere d’acquisto alle famiglie e sostenere i lavoratori, aiutando allo stesso tempo le imprese che creano lavoro. Meno tasse, meno burocrazia, più crescita: è la ricetta liberale che ci ha insegnato il Presidente Berlusconi e che Forza Italia sta continuando a portare avanti con forza".
Lei è siciliano, il Ponte sullo Stretto voluto fortemente dal vicepremier Matteo Salvini è davvero una priorità? C'è pieno sostegno?
"Da siciliano e da forzista posso affermare che il Ponte sullo Stretto rappresenta una priorità assoluta per Forza Italia. È stato il grande sogno del nostro Presidente Silvio Berlusconi, che oltre vent’anni fa ha gettato le basi affinché oggi questo grande progetto diventi realtà. Per noi non si tratta solo di un’opera simbolica, ma di un’infrastruttura strategica per lo sviluppo della Sicilia, della Calabria e dell’intero Mezzogiorno. Il Ponte significherà crescita, occupazione, modernizzazione dei trasporti e integrazione reale con il resto del Paese e dell’Europa. Abbiamo piena fiducia nell’impegno del Governo perché quest’opera venga realizzata al più presto e diventi una realtà utile e accessibile a tutti i cittadini".
Che cosa pensa di una possibile discesa in campo in politica di Pier Silvio Berlusconi?
"Forza Italia è stata fondata da Silvio Berlusconi: il nostro presidente l’ha amata e ne ha sostenuto i valori e l’azione politica fino all’ultimo giorno, lasciando un’eredità che guarda con forza al futuro. La famiglia Berlusconi, quindi, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per il nostro partito. Oggi Pier Silvio è tra i manager più stimati e di successo del Paese, guida aziende in costante sviluppo e ha una leadership riconosciuta a livello nazionale e internazionale. Qualunque sarà la sua scelta, siamo certi che sarà orientata al bene del partito e al servizio dell’Italia, come è sempre stato per suo padre".
Azione di Carlo Calenda dovrebbe e potrebbe far parte del Centrodestra già dalle prossime elezioni politiche?
"Starà ai leader decidere. Certamente Carlo Calenda porta avanti battaglie che, per molti aspetti, sono vicine a quelle di Forza Italia, e con il suo partito condividiamo diverse idee e valori. Del resto, uno degli obiettivi del nostro partito è proprio quello di allargare il perimetro della coalizione di centrodestra a tutte le forze che non si riconoscono nella deriva populista del PD e del Movimento 5 Stelle, che anche in queste elezioni regionali hanno dimostrato di essere saldamente uniti. Per questo, se Calenda deciderà di avvicinarsi al centrodestra, ritengo che possa essere un fatto positivo: oggi c’è bisogno di più centro anche all’interno del centrodestra".
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