Politica
"Aprire il porto ai mercati orientali", Beppe Mao vuole la Cina a Taranto

Taranto è una perla gustosa al confine tra due mari che ha sempre fatto gola a molti
Taranto, Beppe Mao punta la Cina ma il governo lo stanga
Beppe (Mao) Grillo sono anni che flirta con la Cina ed il suo non è un amore platonico, da comico innamorato delle smancerie orientali. No, la sua passionaccia abbraccia e bacia il business - ma non quello piccolo - bensì quello su grande scala. Così per mostrare la sua benevolenza verso il Celeste Impero nel 2019 Di Maio, cioè allora l’Italia, firmò il memorandum chiamato della “Via della Seta” che si rinnova automaticamente a fine anno, Meloni permettendo.
Taranto è una perla gustosa al confine tra due mari e comunque incastonata nel Mediterraneo. Una perla che ha sempre fatto gola a molti che se la vorrebbero pappare in un sol boccone per farne un hub strategico. Una vera porta di ingresso Orientale all’Europa.
Ogni tanto la vicenda riemerge dalle correnti carsiche della politica. L’ultima volta che se ne parlò seriamente fu una proposta di Romano Prodi nel 2006 in cui il leader emiliano si sentiva molto con gli occhi a mandorla. Ma non se ne fece niente.