Politica
Berlusconi e Salvini uniti contro Meloni. E pensano a Draghi candidato premier

Forza Italia e Lega insieme per evitare la leadership di Fratelli d'Italia nella coalizione. Giorgia teme che Matteo e Silvio vogliano Draghi anche dopo il 2023
"Dopo la tempesta viene sempre il sereno". Così il ministro dello Sviluppo economico e esponente di spicco della Lega, Giancarlo Giorgetti, ha risposto a Bari a una domanda che gli ha posto in conclusione Nicola Porro durante il dibattito sulla ripartenza, a proposito della mancata partecipazione di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia alla presentazione del candidato sindaco del centrodestra a Milano. "Mica mi riferivo alla Meloni - ha precisato poco dopo ai giornalisti a margine - quando si litiga, dopo si fa sempre la pace: è la logica della politica".
Berlusconi e Salvini uniti contro l'ascesa di Giorgia Meloni
In realtà, la frattura all'interno del centrodestra sarebbe molto più profonda di quanto non si voglia far credere all'esterno. Alla base dello scontro non ci sono solo il caso Rai e la commissione d'inchiesta sulla pandemia da Covid. Secondo quanto scrive Alessandro Giuli su Libero, il problema è ben più radicato e di prospettiva. Fratelli d'Italia ritiene infatti che Silvio Berlusconi e Matteo Salvini si siano coalizzati per impedirne l'ascesa a ruolo di leader della coalizione.
Meloni teme che Lega e Forza Italia vogliano Draghi premier anche dopo il 2023
Non solo. Forza Italia e Lega sono ormai i garanti della stramba formazione che sostiene il governo Draghi e i meloniani sospettano che i due partner di coalizione vogliano proseguire con l'ex banchiere della Bce anche dopo la scadenza naturale del 2023. Cioè che possa essere a sorpresa Draghi il candidato premier di Berlusconi e Salvini. Uno scenario inaccettabile per Fratelli d'Italia, che vede in Draghi "un lord protettore quirinalizio" per giocarsela poi alle urne come coalizione. I piani di Silvio e Matteo sarebbero però diversi e ora il rischio di una rottura clamorosa aumenta.
