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Politica
Case chiuse: la proposta della Lega contro lo Stato Etico

La proposta della Lega con un ddl al Senato a firma di Gianfranco Rufa di riaprire le “case” chiuse da una legge criminogena come quella Merlin e in genere come tutte quelle proibizioniste, ha riaperto il dibattito mai sopito su un tema che presenta inquietanti risvolti.

La proposta è di fare in Italia qualcosa di simile a quello che si fa in Svizzera, a Lugano.

Le prostitute lì esercitano, non c’è alcun sfruttamento, pagano le tasse e hanno controlli medici che garantiscono la loro salute e quella dei loro clienti.

Ma un Paese bigotto e moralista, oltre che cattolico, come l’Italia non può certo tollerare impunemente una tal botta di libertà ed ecco che si assiste sui media, e in Tv in particolare, a quadretti di stampo medievale, in cui manca solo l’Inquisitore col cappuccio pronto ad intervenire contro i reprobi e i peccatori.

Ma veramente possiamo credere che nel XXI secolo abbia ancora cittadinanza il brutto mostro dello Stato Etico preconizzato da filosofi come Hobbes ed Hegel?

Oggi su Mattino Cinque (Canale Cinque) c’era un acceso dibattito, meglio definirla con il suo vero nome e cioè una zuffa tra un europarlamentare leghista, Angelo Ciocca, e Sara Manfuso (Pd, renziana ed ex compagna di Alfredo D’Attorre) che urlando e sovrapponendosi all’interlocutore voleva “punire violentemente i clienti delle prostitute” e accusava la Lega di non volere rispettare le donne.

Qui si può vedere il video:

https://www.msn.com/it-it/video/amici/legariaprire-le-case-chiuse/vi-BBTwJyZ

Nella prima richiesta si vede tutta la violenza iconoclasta dello Stato Etico hegeliano. Punire i clienti per cosa, visto che si tratta di maggiorenni consenzienti?

Quale sarebbe il reato ipotizzabile visto che nessuno ne trae danno, anzi tutte le due parti sono soddisfatte? E se poi c’è una minoranza di donne che sono invece costrette a prostituirsi gli strumenti legislativi per intervenire ci sono già.

E poi, non contenta, la Manfuso continuava accusando la Lega di non rispettare le donne. Ma come? Le prostitute quindi, nel suo ragionamento, non sono “donne”? E se una prostituta, una donna appunto, decide di voler fare quello che le pare col proprio corpo il permetterglielo significa non rispettarla?

È proprio per rispettare la volontà di alcune donne che la prostituzione è legale (non lo è lo sfruttamento). E poi addirittura “punire violentemente” i clienti per quale reato?

È invece la legge Merlin che non rispetta le donne e come tutte le leggi proibizioniste produce criminalità, visto che il “mestiere più antico del mondo” continua ad essere esercitato solo che ora le donne sono più insicure e molte in mezzo ad una strada, in mano alla criminalità organizzata.

La proposta della Lega non solo è giusta ma sarebbe un segno di grande civiltà giuridica contro l’ipocrisia e il bigottismo.

 

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