Ciccioli (Fdi): "Dopo Marche e Calabria, la Campania può riservare sorprese. Ilaria Salis? Ecco come si è salvata davvero" - Affaritaliani.it

Politica

Ultimo aggiornamento: 18:03

Ciccioli (Fdi): "Dopo Marche e Calabria, la Campania può riservare sorprese. Ilaria Salis? Ecco come si è salvata davvero"

L'intervista all'eurodeputato di Fratelli d'Italia, post Regionali nelle Marche e in Calabria

di Vincenzo Caccioppoli

Ciccioli non ha dubbi: "La Campania può sorprenderci, il centrodestra ha una chance reale"

L’eurodeputato Carlo Ciccioli, membro delle commissioni Trasporti e Pesca ex capogruppo di Fdi in regione Marche, ha appena votato a Strasburgo per togliere l’immunità a Ilaria Salis, l’eurodeputata di Avs, che invece si è salvata per un solo voto.

Onorevole Carlo Ciccioli, per un voto Ilaria Salis è stata salvata dal Parlamento europeo, cosa è successo?

Sono molto deluso per questa decisione del Parlamento europeo, perché è stato un regalo del centrodestra alla Salis, che si è salvata per un solo voto. È successo che il centrodestra non è stato compatto, come invece ha mostrato di poter essere in altre occasioni.

Questo sia per un pizzico di sciatteria, a causa di alcune assenze, al momento del voto, soprattutto di 14 deputati francesi di Rn, tra cui lo stesso Bardella che però è giustificato dalla grave crisi politica scoppiata in Francia. Mancavano anche un paio di deputati polacchi e spagnoli.

E poi bisogna sottolineare che probabilmente si è trattato anche di un compromesso da parte di alcuni popolari, che hanno votato contro la revoca della Salis, in aperta polemica con Viktor Orban, considerando che oggi si decideva sulla revoca dell'immunità anche del deputato ungherese dei popolari, Peter Magyar. Eppure, il presidente dei popolari europei Weber aveva dato precise indicazioni sul voto contrario alla Salis, ma non è bastato.

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Giovedì arrivano due altre mozioni di sfiducia per la presidente Ursula von der Leyen, non si può certo dire che sia in una posizione comoda...?

La presidente della commissione sta deludendo le nostre attese, sulla base di quello che aveva dichiarato a novembre quando ha fatto appello al parlamento. Vuole tenere il piede in due staffe e continua a non avere una posizione chiara su molte questioni delicate, come il Green deal e la politica estera. E poi non sembra occuparsi minimamente di quel piano Draghi, che sposa totalmente la posizione che noi dell’Ecr portiamo avanti dalla scorsa legislatura. A parole è strafavorevole, ma poi non fa seguire i fatti concreti.

Si parla molto in questi giorni dei nuovi dazi americani sulla pasta, un colpo durissimo, che cosa dovrebbe fare l’Europa?

La decisione americana di alzare i dazi sulla pasta colpisce soprattutto il nostro paese e sono assolutamente insensati. L’Europa dovrebbe seguire l’egregio lavoro che sta portando avanti il nostro ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida che è negli Usa per difendere una eccellenza italiana e quindi anche europea.

In commissione Pesca il 16 ottobre c’è poi la richiesta di bocciare la deroga sulla pesca delle vongole che colpirebbe duramente un comparto già in crisi in Italia, cosa ne pensa lei che è membro della commissione?

“La Scientific, Technical and Economic Committee for Fisheries ha confermato che la pesca a 22 millimetri non compromette la sostenibilità della specie: la popolazione è stabile, il reclutamento non cala e la mortalità da pesca resta entro limiti sicuri. Inoltre, questa taglia riduce la pressione sui banchi naturali, contribuendo a mantenere l’equilibrio dell’ecosistema costiero. Chi oggi attacca questa deroga non contesta l’Italia, ma la scienza. È inaccettabile che si metta in discussione il lavoro degli esperti europei e si voglia colpire un settore che rappresenta un pilastro economico e sociale per le comunità costiere. Respingere il regolamento delegato significherebbe penalizzare ingiustamente migliaia di pescatori italiani e soprattutto, minare la credibilità dell’Unione europea, che non può permettersi di ignorare le proprie basi scientifiche quando queste non coincidono con interessi politici di parte.

Non si sono ancora spenti gli echi della bella vittoria nelle Marche del vostro candidato Francesco Acquaroli

È stata una vittoria che nelle dimensioni ha sorpreso positivamente anche noi, che pensavamo in uno scarto che andasse dai 3 ai 5 punti percentuali. Abbiamo quasi raddoppiato il distacco. È un riconoscimento all’ottimo lavoro fatto da Acquaroli, ma si tratta anche di un clamoroso fallimento della sinistra, che ha sbagliato praticamente tutto, candidato, campagna elettorale con toni troppo forti, tutta incentrata sulla politica estera per colpire Giorgia Meloni, invece che sui temi locali, basata soprattutto su fake news.

Dopo la bella vittoria anche in Calabria, ora però arrivano le note dolenti per voi in Toscana, Puglia e Campania.

Credo che per la Puglia e la Toscana per noi ci siano davvero poche possibilità, ma sono molto fiducioso invece sulla Campania, dove invece si potrebbe assistere a qualche sorpresa. Se come si pensa Azione si sfila, e se anche Mastella appoggia il nostro candidato Cirielli, il quale è una persona che io conosco molto bene, che stimo e che ha un ottimo radicamento sul territorio. E vorrei ricordare che Cirielli viene da Salerno come Vincenzo De Luca, ed è stato presidente della provincia quando lui era sindaco della città. Insomma, se tutto va per il verso giusto, potremmo mettere un piede in mezzo alla porta.