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Zurich Bank al Forum HR People & Culture 2025: talento, cultura e crescita digitale
Rizzi (Zurich Italy Bank): “Pacchetti di welfare e flessibilità, pur importanti, non sono sufficienti a rendere un’azienda sostenibile nel lungo periodo, perché sono elementi facilmente replicabili. Ciò che fa davvero la differenza è la cultura aziendale”

Zurich Bank al Forum HR People & Culture 2025: come talento, cultura aziendale e mindset digitale guidano la crescita della banca
Il Forum HR People & Culture 2025, organizzato da Comunicazione Italiana in collaborazione con l’Università IULM di Milano, si conferma come uno dei momenti chiave per riflettere sui grandi temi delle risorse umane e della cultura organizzativa. L’evento, in programma dal 18 al 20 novembre presso l’ateneo milanese, riunirà oltre 3.000 professionisti e circa 380 speaker di alto profilo, tra director HR, CEO, accademici e innovatori aziendali.
L’edizione 2025 segna un punto di svolta: non si parla più semplicemente di “risorse”, ma di veri e propri “capitali umani”, riconoscendo nelle persone non solo competenze tecniche, ma anche valori ed esperienze che plasmano la cultura aziendale. Il tema guida, la Co‑Intelligenza, mette al centro la collaborazione fra intelligenza umana e artificiale, un nuovo paradigma in cui tecnologia ed empatia si fondono per ridefinire il futuro del lavoro.
Tra gli appuntamenti di maggiore rilievo, il Talk Show di apertura intitolato “IL TALENTO CONSAPEVOLE: LA TALENT ACQUISITION E LA SFIDA DEL BISOGNO DI SENSO NEL LAVORO”, tenutosi oggi dalle 9:00 alle 10:00, ha visto protagonista Alessandra Rizzi, Head of Human Resources, Organization and Safety di Zurich Bank. L’intervento ha affrontato il tema della talent acquisition in una banca ancora in fase di costruzione, sfidando l’idea del settore bancario come realtà tradizionale e poco attrattiva.
Alessandra Rizzi ha raccontato come Zurich Bank sia nata operativamente solo tre anni fa grazie all’acquisizione della rete dei Consulenti Finanziari Deutsche Bank Financial Advisors da parte della capogruppo svizzera, con l’obiettivo di creare un modello consulenziale d’eccellenza in Italia. “L’acquisizione del ramo d’azienda non era sufficiente di per sé: occorreva costruire intorno alla rete dei consulenti finanziari una nuova struttura bancaria. Circa nove mesi prima dell’avvio della nostra operatività, abbiamo iniziato il processo di talent acquisition, raccontando il sogno ed il progetto di una banca che ancora non esisteva”, ha spiegato Rizzi.
Il successo dell’operazione, secondo Rizzi, si è basato su tre ingredienti principali: la credibilità del brand Zurich, la competenza del top management nell’identificare le competenze necessarie alla fase di start-up e la selezione di persone con un growth mindset, ossia la capacità di apprendere dalle difficoltà, affrontare le sfide con flessibilità e ottimismo, e contribuire attivamente alla costruzione di un nuovo e sfidante progetto. Al centro della People Strategy di Zurich Bank, ha sottolineato Rizzi, c’è la cultura aziendale: valori come fiducia, equilibrio, inclusione e meritocrazia vogliamo siano concreti, quotidiani e vissuti da tutti. La creazione di una cultura comune ha richiesto strumenti pratici, come l’assegnazione di un “buddy” a ogni nuovo dipendente e la valorizzazione delle competenze e dei valori individuali, per integrare in maniera efficace persone provenienti da oltre 65 organizzazioni diverse.
Infine, la leadership “umana” è stata indicata come elemento centrale: i manager devono guidare con empatia, dare la direzione, ispirare l’azione e verificare i risultati, senza ricorrere al micro-management. In un business basato sulla fiducia, la capacità di guidare attraverso l’esempio e la vicinanza è ciò che permette alle persone di eccellere e contribuire al successo della banca.
L’intervista di Affaritaliani a Alessandra Rizzi, Head of Human Resources & Organization di Zurich Italy Bank
“In Zurich Bank continueremo a valorizzare la flessibilità, il pensiero laterale e la volontà di partecipare attivamente alla costruzione della nostra banca. Diventa molto importante aiutare le persone a trovare il senso di questo valore. La nostra nuova banca offre a molti la possibilità di osservare l’organizzazione non solo verticalmente, ma anche in maniera orizzontale, promuovendo una visione più completa e partecipativa. Credo che questo rimanga un punto fondamentale: cerchiamo persone che, oltre alle competenze tecniche verticali, abbiano una mentalità orientata alla crescita, il piacere della sfida, la determinazione nel risolvere i problemi e la capacità di affrontare con soddisfazione la fatica necessaria per raggiungere gli obiettivi”, ha dichiarato Alessandra Rizzi, Head of Human Resources, Organization and Safety di Zurich Bank, ai microfoni di Affaritaliani.
Rizzi ha continuato: “Abbiamo un pacchetto di benefit e una remunerazione variabile efficace. Già dal 2022 valorizziamo la flessibilità, con un accordo che permette di compensare eventuali ore extra nell’arco di quattro mesi. Tuttavia, credo che pacchetti di welfare e flessibilità, pur molto importanti, non siano sufficienti a rendere un’azienda sostenibile nel lungo periodo, perché sono elementi facilmente replicabili. Ciò che fa davvero la differenza è la cultura aziendale: trasparenza, merito e partecipazione attiva, anche a iniziative e fondazioni, sono fattori più duraturi e distintivi”.
“Operativamente, siamo nati - tre anni fa esentiamo questa banca un po’ nostra. Questo attaccamento e la possibilità di incidere sui risultati finali saranno importanti anche per chi entrerà nei prossimi anni nella nostra organizzazione. Il futuro richiede un rafforzamento della formazione: è fondamentale rendere sostenibili le competenze delle persone, per permettere loro di stare al passo con un mercato del lavoro in cui, tra cinque anni, molte competenze attuali saranno già obsolete. Cosa possiamo fare? Allenare oggi le persone per prepararle a percorsi professionali anche diversi da quelli immaginabili oggi, costruendo insieme percorsi di crescita meno tradizionali. In parallelo, gli investimenti riguarderanno anche l’aumento dell’organico: la banca sta crescendo, il nostro piano strategico è ambizioso e prevediamo di accogliere nuovi colleghi”, ha aggiunto Rizzi.
“Siamo nati come banca digitale, quindi la tecnologia è un fattore abilitante, non solo per semplificare la vita dei clienti, ma anche per agevolare i processi interni. Continueremo a rafforzare questo modello attraverso investimenti mirati. Dal punto di vista organizzativo, rispetto a una banca tradizionale, siamo già lean: abbiamo strutture snelle e gerarchie necessarie per essere compliant, ma senza perdere quella “catena corta” che facilita la comunicazione, rende il vertice accessibile e favorisce il dialogo con il top management. Il modello digitale, unito alla cultura della partecipazione e a un’organizzazione snella, rimane per noi un elemento chiave per affrontare la complessità del mondo attuale, mantenendo la coesione e la flessibilità necessarie a un’azienda moderna”, ha concluso Rizzi.
