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Guerra, Draghi tiene a bada Conte e Salvini. Ma M5S contro il carbone

Ucraina, il premier lavora per non dividere il governo

Guerra Ucraina, il premier vuole totale compattezza nella risoluzione dopo le comunicazioni di martedì in Parlamento


Ieri aveva sentito telefonicamente Silvio Berlusconi. Con Enrico Letta e con Matteo Renzi il dialogo è costante. Oggi, prima del Consiglio dei ministri che ha autorizzato gli aiuti militari all'Ucraina, il premier Mario Draghi ha parlato con i due leader della maggioranza che, sulla carta, avrebbero potuto avere posizioni meno allineate all'Unione europea e al pugno di ferro contro il Cremlino. Il capo del governo ha ottenuto il pieno sostegno sia da Giuseppe Conte per i 5 Stelle sia da Matteo Salvini per la Lega.

Per cio' che concerne il sostegno all'approvvigionamento militare all'Ucraina, pieno appoggio dal M5s all'adozione da parte dell'Italia, nel quadro dell'Unione europea, di iniziative che consentano a Kiev di esercitare il diritto alla legittima difesa e di proteggere la sua popolazione: e' la posizione ribadita dal leader del M5s Giuseppe Conte in un colloquio telefonico con il premier Mario Draghi prima del Consiglio dei ministri, secondo quanto fanno sapere fonti del M5s.

Telefonata, prima del Consiglio dei ministri, tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il segretario della Lega Matteo Salvini. Sul tavolo, secondo quanto si apprende, un aggiornamento sugli sviluppi della crisi ucraina anche in vista della risoluzione che il Parlamento dovrà votare domani dopo le comunicazioni del premier.

L'obiettivo è quello di arrivare al massimo del sostegno in Parlamento alla risoluzione dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio.

DAL M5S NO AL RITORNO AL CARBONE - Abbandonare al piu' presto le ricette del passato per accelerare in maniera decisa sulla transizione ecologica, puntando subito a investire massicciamente sugli impianti e sull'autoproduzione di energia rinnovabile: e' quanto chiesto dal leader del M5s Giuseppe Conte al premier Mario Draghi, come fanno sapere fonti del Movimento, affrontando in una telefonata prima del consiglio dei Ministri il tema della crisi energetica e degli interventi d'emergenza da attuare.

 

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