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Politica
Crosetto, Lega furiosa per il blitz anti-toghe. E Salvini si vendica di FdI
Matteo Salvini, Guido Crosetto e Giorgia Meloni

La Lega esce allo scoperto dopo tre giorni sul caso Crosetto. E prende le distanze dal ministro

 

La Lega ci ha messo tre giorni per commentare, senza pur citarlo, le parole del ministro della Difesa Guido Crosetto contro una parte della Magistratura che farebbe opposizione preparando un attacco prima delle elezioni europee. L'uscita di ieri (anti-toghe) di Andrea Crippa, vice-segretario, è stata estemporanea e non concordata. Oggi è arrivata una nota di Jacopo Morrone (esperto di Giustizia per il Carroccio), condivisa direttamente con Matteo Salvini. "Il rispetto per la magistratura non è da mettere in discussione ma questo non significa non riconoscere che ci sono state più occasioni in cui una parte residuale seppur autorevole e potente di magistrati ha creduto opportuno intervenire nella battaglia politica.Negare questa evidenza dopo i tanti casi emersi sarebbe ipocrita da parte di tutti: i ruoli devono essere distinti e sono da evitare le invasioni di campo. Ferma restando la fiducia nella stragrande maggioranza della magistratura, credo fermamente che la strada maestra sia quella di superare le opposizioni sistematiche e procedere con la riforma della giustizia".

Leggendo tra le righe, pur ovviamente senza prendere le difese della Magistratura, visto che Salvini è sotto processo a Palermo per aver fermato gli sbarchi quando era al Viminale, il Carroccio sottolinea - ecco i punti chiave - "il rispetto per la magistratura non è da mettere in discussione" e "i ruoli devono essere distinti e sono da evitare le invasioni di campo" e ancora: "credo fermamente che la strada maestra sia quella di superare le opposizioni sistematiche a procedere con la riforma della giustizia". L'invasione di campo, spiegano fonti del Carroccio, non sarebbero solo quelle di alcuni pm, vedi il caso Apostolico e non solo sulle mancate detenzioni dei migranti disapplicando il decreto del governo, ma anche quella di Crosetto. Per la Lega, che sottolinea come la strada maestra sia la riforma della Giustizia, queste polemiche allontanano una svolta molto attesa e per la quale non molti anni fa Salvini aveva anche promosso referendum abrogativi insieme ai Radicali.

Il timore della Lega è che Fratelli d'Italia voglia ingaggiare una battaglia preventiva con la Magistratura, sulla scia di quanto fece per anni Silvio Berlusconi, per poi fare la "vittima", anche in caso di eventuali inchieste giudiziarie (ecco la mossa in anticipo di Crosetto), in campagna elettorale per le elezioni europee e cercare di arginare la crescita della Lega focalizzando l'attenzione dell'opinione pubblica sul duello governo (Meloni e FdI) e una parte della Magistratura. Ed ecco perché la risposta del vicepremier Salvini non si è fatta attendere. Tutto si lega in politica e nulla accade per caso. L'uscita del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture sull'errore da correggere sulla mancata proroga per il mercato tutelato dell'energia è una risposta, indiretta, al blitz non condiviso e non gradito di Crosetto.

Nel mirino la premier, tutto il suo entourage di Palazzo Chigi e Fratelli d'Italia. E siamo solo all'inizio perché il 3 dicembre a Firenze con la riunione delle destre europee di Identità Democrazia, Salvini lancerà un attacco ad Antonio Tajani che preferisce la sinistra a Marine Le Pen e Afd ma anche a Meloni che sta trattando per appoggiare l'Ursula-bis (anche con il Pse). L'affondo del leader leghista sarà la coerenza: Centrodestra unito anche in Europa, chi non ci sta è nemico degli italiani. La guerra nel Centrodestra in vista del 9 giugno 2024 è solo all'inizio.

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