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Politica
Decreto Covid, Draghi come Conte. Nessuna svolta. Comanda ancora Speranza
Coronavirus, la zona rossa nel Lodigiano

E meno male che il governo Draghi avrebbe dovuto portare a una svolta nella lotta alla pandemia. Il nuovo esecutivo, quello di "alto profilo" con dentro buona parte del Centrodestra, si sta muovendo in perfetta sintonia con le scelte sconclusionate e spesso incomprensibili del governo Conte.

Stessi ritardi nei ristori, che ora chiamano indennizzi, con il decreto (che da rilancio è diventato sostegno) che tarda ad arrivare con continui, incredibili, rinvii.

Palestre sempre chiuse. Ristoranti - già molti sono falliti - con la saracinesca abbassata quasi dappertutto. E soprattutto scuole chiuse, comprese le materne. Con un disagio incalcolabile per milioni di famiglie e con il processo formativo di un'intera generazione che rischia di essere rovinato dalla presunta panacea di tutti i mali, la dad.

Il tutto con nessun intervento sui trasporti, che come noto sono la fonte principale del contagio. Metropolitane, bus e treni continuano a essere affollati, ma quegli impianti sportivi e quei servizi di ristorazione che avevano investito per lavorare in sicurezza rimangono chiusi. Una scelta insensata, anche perché aule vuote vuol dire, spesso, giovani a spasso in tutte le città con controlli ridicoli da parte delle forze dell'ordine, in molti casi con la mascherina abbassata o addirittura senza.

Se questa è la svolta di Draghi siamo rovinati. Comanda ancora Speranza con i suoi esperti. Come prima e più di prima. Povera Italia.

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