Pensa che si posso ricucire il rapporto tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi?
"Grandi antipatie possono provocare grandi riconciliazioni e grandi amicizie. Direi però che ormai è questione di ore, perché ciò avvenga".
Conte sarà ancora premier?
"Il Movimento Cinquestelle è passato dall’isteria populista al governo del Paese, ma non gli si può chiedere di diventare un Pd qualsiasi che macina due o tre premier in una legislatura. Senza Conte viene meno la maggioranza".
Pensa che possa nascere un governo a guida Pd o di larghe intese?
"Le larghe intese sono una fantasia erotica di chi pensa che il Parlamento sia eterno. A metà legislatura e con una delle due parti favorita nei sondaggi, le intese non si trovano né grandi né piccole".
Conte riuscirà a trovare i responsabili in particolare al Senato?
"Questo non lo so, e non so nemmeno se è la soluzione".
Quanti parlamentari di Forza Italia e del Centrodestra potrebbero appoggiare questa maggioranza?
"Nessuno, per le mie informazioni. O tutti, se Silvio facesse una strambata chiedendo in cambio una legge elettorale proporzionale per liberare Forza Italia dagli estremismi".
In caso di elezioni anticipate, quando andremo alle urne e chi è il favorito?
"Andremo a votare a giugno, con un governo tecnico in carica per la pandemia. Al Nord vincerebbe la Lega, ma stavolta non passerebbe il Po: da Bologna in giù i collegi andrebbero tutti a un'alleanza di necessità che si formerebbe contro i sovranismi e che a quel punto includerebbe tutto il mondo cattolico. Sì, a pensarci bene le elezioni Conte può anche vincerle".
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