Forza Italia vola al 13%, toglie voti a FdI e non alla Lega. Pd stabile, M5S al 15%. Effetto Calabria sui partiti - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 17:37

Forza Italia vola al 13%, toglie voti a FdI e non alla Lega. Pd stabile, M5S al 15%. Effetto Calabria sui partiti

La regione è un laboratorio politico interessante. Analisi

di Alessandro Amadori, politologo e sondaggista

Il centrodestra, seppur con equilibri interni da ricalibrare, appare compatto e vincente
 

Le elezioni regionali appena concluse in Calabria offrono uno spunto prezioso per analizzare le dinamiche politiche italiane e immaginare uno scenario nazionale, qualora si votasse domani. Il verdetto delle urne è chiaro: il centrodestra, guidato da Roberto Occhiuto, ha ottenuto una netta riconferma con il 57,9% dei consensi, mentre il candidato del centrosinistra, Pasquale Tridico, si è fermato al 41,2%. Francesco Toscano, con Democrazia Sovrana Popolare, ha raccolto appena l’1%.

Tra i partiti, Forza Italia si è affermata a sorpresa come prima forza con il 18,2%, seguita dalla lista civica “Occhiuto Presidente” al 12,5% e da Fratelli d’Italia all’11,6%. La Lega si è attestata al 9,5%, mentre Noi Moderati ha ottenuto un buon 4,1%.

Nel campo progressista, il Partito Democratico ha raccolto il 13,4%, il Movimento 5 Stelle il 9,1%, e Alleanza Verdi-Sinistra si è fermata sotto il 5%. Le liste civiche a sostegno di Tridico hanno contribuito con percentuali significative, ma non sufficienti a rendere contendibile la partita.

Se la Calabria fosse lo specchio dell’Italia (e si tratta indubbiamente di un periodo ipotetico, date le specificità economiche, culturali e sociali della regione), il centrodestra sarebbe in una posizione assolutamente dominante. La crescita di Forza Italia, in particolare, è sorprendente: in un panorama nazionale dove il partito è spesso dato come stazionario o solo in leggero aumento, in Calabria esso si è mostrato vitale e molto dinamico. Fratelli d’Italia, pur sotto le aspettative rispetto alle europee 2024, mantiene una posizione solida. La Lega, dal canto suo, ha fatto un buon risultato sfiorando la soglia psicologica del 10% in un territorio lontano dal suo radicamento storico.

Nel centrosinistra, il Pd mostra una certa stabilità, ma non riesce a imporsi come forza trainante. Il M5S, pur in lieve crescita rispetto alle regionali precedenti, non capitalizza pienamente il suo potenziale. Alleanza Verdi-Sinistra resta marginale.

Dunque, se domani si votasse per le politiche, e il trend calabrese fosse replicato su scala nazionale, potremmo ipotizzare i seguenti risultati (in valori percentuali):
•    centrodestra: FdI 27, Forza Italia 13, Lega 10, Noi Moderati 3 (totale 53);
•    centrosinistra: Pd 21, Avs 4, Italia Viva e Azione 5 (totale 30);
•    Cinquestelle: 15;
•    altri: 2.

In conclusione, la Calabria si conferma un laboratorio politico interessante: premia la continuità, la leadership territoriale e le liste civiche ben strutturate. Il centrodestra, seppur con equilibri interni da ricalibrare, appare compatto e vincente. Il centrosinistra, pur migliorando rispetto al passato, non riesce a sfondare. Se il Paese seguisse la rotta calabrese, alle prossime elezioni politiche il centrodestra avrebbe la strada spianata verso una nuova maggioranza parlamentare.

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