Politica
Regionali, Centrodestra bloccato sul Veneto. Sfida FdI-Lega, 4 nomi in campo: eccoli. In Campania e Puglia civico o politico, ma l'intesa c'è
Per la Toscana, data quasi per persa, il sindaco di Pistoia

Matteo Salvini - Giorgia Meloni - Antonio Tajani.
Settimana prossima nuovo vertice di maggioranza. Meloni (per ora) non cede il Veneto a Salvini
"Si è svolta questa sera, in un clima di grande cordialità, una riunione tra i leader del centrodestra: Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi. Nel corso dell’incontro si è iniziato a ragionare in modo costruttivo sui candidati alle prossime elezioni regionali, con l’obiettivo condiviso di individuare figure autorevoli e vincenti, capaci di rappresentare al meglio i territori e le istanze dei cittadini. Il centrodestra si conferma compatto e determinato a proseguire il lavoro comune. I leader torneranno a incontrarsi la prossima settimana per proseguire il confronto".
Fin qui il comunicato ufficiale della maggioranza di governo uscito ieri sera poco dopo le ore 23. Appuntamento alla settimana prossima per sciogliere la matassa delle candidature alle prossime elezioni regionali che si terranno in autunno. Se la Valle d'Aosta è fuori dai giochi perché è una sorta di mondo a parte dove, tra l'altro, si vota con il sistema proporzionale, l'unica certezza è la ricandidatura del presidente uscente delle Marche Francesco Acquaroli, esponente di Fratelli d'Italia che se la vedrà con il Dem Matteo Ricci.
Il nodo politico sul quale il Centrodestra non ha ancora trovato la famosa 'quadra' di bossiana memoria è il Veneto. Per il momento - secondo quanto Affaritaliani.it è in grado di rivelare - Giorgia Meloni e il partito della premier non lo hanno ceduto alla Lega, nonostante le forti pressioni del vicepremier Matteo Salvini che ha dietro il pressing del suoi della Liga, che considerano il Veneto la 'linea del Piave'. E' presto anche per parlare di eventuali contropartite per FdI o per la stessa Lega proprio perché la situazione è bloccata.
Salvini chiede con decisione continuità dopo che Luca Zaia non può ricandidarsi visto lo stop al terzo mandato e Meloni vuole una grande regione del Nord (e tra l'altro in Veneto il partito della presidente del Consiglio ha ottenuto la più alta percentuale d'Italia sia alle Politiche 2022 che alle Europee 2024). I nomi per il Carroccio sono il segretario regionale e vice-segretario federale Alberto Stefani, troppo leghista doc. Ma in campo c'è anche la possibile candidatura del sindaco di Treviso Mario Conte, vicinissimo a Zaia.
Si tratta, se il candidato fosse leghista, di una partita interna al Carroccio: Stefani più salviniano e Conte più uomo del Governatore uscente. Per FdI invece i nomi in campo sono quelli di Luca De Carlo, responsabile regionale del partito e presidente della commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare al Senato, e quello di Raffaele Speranzon, vice-capogruppo vicario al Senato del partito di maggioranza relativa.
Per quanto concerne la Toscana, dove però il Centrodestra dà oggettivamente la partita quasi persa (anche se il Centrosinistra non ha ancora ufficializzato la ricandidatura dell'uscente Eugenio Giani e, anzi, la segretaria del Pd Elly Schlein è molto tentata dall'ipotesi di sostituirlo), al 99,99% il candidato sarà il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi. Restano ancora da definire le due grandi regioni del Sud che andranno al voto in autunno, la Campania e la Puglia. Due sfide non facili.
In questi due casi il nodo, a differenza del Veneto, non è politico e quindi non c'è una sfida-contrapposizione tra due partiti della maggioranza ma i leader stanno valutando, aiutati anche dal supporto di sondaggi riservati, le migliori figure da mettere in campo per cercare di contrastare il Centrosinistra che schiererà rispettivamente Roberto Fico (Campania) e Antonio Decaro (Puglia). Non si sa se i candidati del Centrodestra nelle due regioni meridionali saranno politici o civici-tecnici, la scelta verrà fatta solo su chi avrà maggiori chance di competere con il Centrosinistra. Ma, a differenza del Veneto, non si tratta di un nodo politico.
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