Politica
Elezioni regionali, Giani ad Affari: "Con noi mai più cittadini di Serie B"
L'intervista di Affaritaliani a Eugenio Giani, presidente della regione Toscana e candidato per il centrosinistra

EUGENIO GIANI, PRESIDENTE REGIONE TOSCANA
Elezioni regionali, Giani ad Affari: "Con noi mai più cittadini di Serie B"
Presidente Giani, la Toscana negli ultimi anni ha affrontato sfide importanti nel campo delle infrastrutture, sia per quanto riguarda la mobilità, le strade e le ferrovie, sia per la digitalizzazione e i servizi ai cittadini. Durante la sua legislatura, quali sono stati gli interventi più significativi e i principali sviluppi infrastrutturali realizzati dalla Regione?
Durante la mia legislatura abbiamo dato grande impulso alle infrastrutture in Toscana, con l’obiettivo di migliorare la mobilità, ridurre i divari territoriali e rafforzare la qualità della vita dei cittadini. Sul fronte ferroviario, stiamo portando avanti il Passante AV di Firenze, che prevede la realizzazione della nuova stazione Belfiore, progettata da Norman Foster, e il cantiere di via Campo d’Arrigo.
Questi interventi non sono importanti solo per la città di Firenze: migliorano i collegamenti tra la rete ad alta velocità e quella regionale, rendendo più rapido e efficiente il trasporto tra le principali città toscane e le direttrici nazionali. In questo modo, la Toscana diventa un nodo strategico della mobilità italiana, con benefici concreti per i cittadini, le imprese e il turismo, rafforzando il ruolo della regione sia nel sistema ferroviario nazionale sia nell’integrazione europea delle reti di trasporto.
Ma poi vorrei citare il raddoppio ferroviario della Pistoia Montecatini, un traguardo fondamentale per i nostri territori. Sul fronte stradale, abbiamo approvato il progetto per un nuovo ponte tra Signa e Lastra a Signa e avviato il “Cantiere Toscana”, un programma che prevede 115 opere prioritarie tra strade, trasporto pubblico e altre infrastrutture strategiche. Per quanto riguarda la sfida della digitalizzazione, abbiamo messo in campo il progetto “Toscana Digitale”, destinando oltre 90 milioni di euro per favorire l’accesso ai servizi digitali e l’inclusione tecnologica.
Complessivamente, tra fondi europei, nazionali e risorse proprie della Regione, abbiamo gestito oltre 1,7 miliardi di euro destinati a opere infrastrutturali, puntando a una Toscana più connessa, moderna e sostenibile. Il nostro impegno si è messo su due direttrici principali: ridurre i divari territoriali e migliorare la qualità della vita dei cittadini.»
Presidente Giani, tra le leggi che ha fatto nel suo mandato, quale le sta a cuore?
Direi la legge sulla Toscana diffusa, una legge di riferimento nazionale, che interpreta e dà gambe a un concetto per me fondamentale: la Toscana è bella ovunque, e va promossa e fatta crescere come organismo unico. Perciò non amo parlare di aree “periferici” o “svantaggiate”: i nostri Comuni: direi piuttosto che ci sono realtà preziose che hanno più bisogno di attenzione, perché hanno fragilità legate anche alla difficoltà di collegamento e sono più esposte al rischio di spopolamento o isolamento.
Con la legge sulla Toscana diffusa abbiamo dato una risposta concreta, creando un quadro unico per sostenere commercio, servizi sociali e sanitari, infrastrutture, digitalizzazione, difesa del suolo e recupero del patrimonio storico e paesaggistico. E con le risorse aggiuntive per il 2025 – 2 milioni e 300 mila euro per residenzialità e negozi di vicinato – abbiamo voluto dire chiaramente che nessun cittadino deve sentirsi di serie B, in nessuna parte della nostra regione.
L’educazione è da sempre un pilastro per la Toscana, anche per la sua grande tradizione culturale. Nel suo mandato ha dato molta attenzione a questo tema: quali sono, secondo lei, i risultati più significativi raggiunti?
Sì, ho voluto che l’educazione fosse al centro del mio mandato, perché la Toscana ha una storia culturale che la rende un punto di riferimento nazionale. “Nidi Gratis”, cioè accesso gratuito ai servizi per l’infanzia 3-36 mesi, che ho fortemente voluto, è una delle misure cardine della legislatura e si conferma una risposta apprezzata da un numero crescente di famiglie in Toscana.
Quest’anno sono state 14 mila le famiglie che hanno potuto beneficiare del nido gratuito: un numero più alto degli anni passati, anche grazie alla decisione di aumentare la soglia minima di reddito Isee per accedere al servizio da 35mila euro a 40mila. Da qui a ottobre arriveremo a superare la soglia dei 15 mila. Mi preme su questo spendere due parole. I nidi svolgono una fondamentale funzione in termini di conciliazione del lavoro con gli impegni familiari, soprattutto per le mamme.
Ma secondo noi i beneficiari fondamentali delle nostre politiche per l'infanzia, prima fra tutte Nidi Gratis, sono i bambini. E' solo garantendo ai bambini, fin dai primissimi anni di vita, possibilità educative di qualità che è possibile garantire loro adeguate capacità sociali, emotive e cognitive che poi influenzeranno il loro percorso di vita e quindi il loro percorso scolastico e lavorativo. Ecco perché ho messo le politiche educative per l’infanzia al centro della mia agenda politica.
E i risultati sono visibili: in Toscana tra i bambini fino a tre anni di età uno su due va al nido, una percentuale eccezionale che ci proietta ai vertici del panorama nazionale. Ma non ci siamo fermati all'educazione prescolare. Con l’iniziativa dei libri scolastici gratuiti abbiamo dato un sostegno reale anche alle famiglie più bisognose con figli più grandi, assicurando a tutti il diritto allo studio. Sono stati 50mila i beneficiari di questa azione.
Nel nostro Paese abbiamo una buona scuola universale e gratuita, ma per molte famiglie l'acquisto dei libri scolastici rappresenta un'importante barriera economica. Sono due misure che raccontano bene la nostra visione: un’educazione che arrivi a tutti, accessibile e inclusiva, dalla prima infanzia fino all’adolescenza, per costruire una Toscana che investe sul proprio futuro e non lascia indietro nessuno.