Politica
Gianni Letta compie 90 anni. Chi è il fedelissimo di Silvio che ormai è fuori dalla politica. I figli del Cav e Tajani...
Il ritratto del fedelissimo dell'ex premier nato il 15 aprile 1935

Lapresse
Nel 2006 Berlusconi propose la candidatura di Gianni Letta come Presidente della Repubblica Italiana. L'8 maggio 2006, nella votazione per l'elezione del Presidente della Repubblica, Letta ottenne al primo scrutinio 369 voti, non riuscendo dunque a raggiungere il quorum di due terzi dell'assemblea (673 voti)
Nato ad Avezzano (provincia dell'Aquila) il 15 aprile 1935 Giovanni Letta, detto Gianni, compie domani 90 anni. Un protagonista della politica italiana e soprattutto della stagione berlusconiana. Sempre al fianco del Cavaliere è stato per tantissimi anni il consigliere ombra di Silvio. Pochissime interviste, ultra-cattolico, esponente politico abituato a tenere un profilo bassissimo in realtà Letta, zio di Enrico ex segretario del Pd, ha svolto un ruolo fondamentale per la creazione del Centrodestra. Suo il compito di portare Berlusconi verso il centro, nel solco della Democrazia Cristiana e di Alcide De Gasperi. Letta è sempre stato un uomo delle istituzioni e nelle istituzioni, il "potere nel potere" dicono molti in Parlamento.
Non va però dimenticato che Letta si oppose fin dal principio all'impegno di Berlusconi in politica e rifiutò il seggio offertogli poiché preferiva continuare a occuparsi dell'azienda del Cav insieme a Fedele Confalonieri. Dopo la vittoria elettorale del Polo delle Libertà alle elezioni politiche del 1994 e il successivo incarico di formare un esecutivo presieduto da Berlusconi, lo stesso Silvio volle e propose Letta come sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Il giorno successivo giurò nelle mani del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con le funzioni di segretario del Consiglio dei ministri nel governo Berlusconi I, rimasto in carica fino all'anno successivo, dimettendosi dall'incarico di vicepresidente di Fininvest Comunicazioni.
Nel corso della XIII legislatura Letta restò al fianco di Berlusconi come suo consigliere. Si occupò di organizzare presso la propria casa alla Camilluccia una cena con Massimo D'Alema nel giugno 1997, conclusasi col patto della crostata, sulla riforma della Costituzione, mai entrata in vigore, da raggiungersi presso la Commissione bicamerale.
Ricoprì nuovamente l'incarico di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel quinquennio dei governi Berlusconi II e III (2001-2006). Come sottosegretario fu presente al colloquio del 2 maggio 2005 tra le autorità italiane e l'ambasciatore statunitense Mel Sembler sul caso dell'omicidio di Nicola Calipari in Iraq durante le fasi finali della liberazione di Giuliana Sgrena; nel 2010 WikiLeaks e The Guardian rivelarono delle comunicazioni di Sembler che potrebbero far ipotizzare che il rapporto italiano sostenesse la tesi del "tragico incidente" per ridurre ulteriori inchieste della magistratura, evitare che la vicenda danneggiasse i rapporti bilaterali Italia-USA e l'impegno militare italiano in Iraq.
Nel 2006 Berlusconi propose la candidatura di Gianni Letta come Presidente della Repubblica Italiana. L'8 maggio 2006, nella votazione per l'elezione del Presidente della Repubblica, Letta ottenne al primo scrutinio 369 voti, non riuscendo dunque a raggiungere il quorum di due terzi dell'assemblea (673 voti); raccolse poi 11 voti al secondo scrutinio, 10 voti al terzo scrutinio e 6 voti al quarto e ultimo scrutinio, che portò all'elezione di Giorgio Napolitano.
Nel 2008, a seguito delle elezioni politiche anticipate, Letta, dopo aver rifiutato la carica da vicepremier, tornò sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo Berlusconi IV, succedendo al nipote Enrico, in carica con il governo Prodi II; nello stesso governo svolse anche le funzioni di autorità delegata per la sicurezza della Repubblica avendo quindi la delega ai servizi segreti oltre a quella dei rapporti con il Vaticano e si occupò quindi di scrivere i regolamenti attuativi della legge di riforma dell’intelligence. Il 12 novembre 2011, giorno delle dimissioni del quarto governo Berlusconi, Letta espresse l'intenzione di voler lasciare la politica; il 16 novembre, al termine del giuramento del governo Monti, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ringraziò pubblicamente Letta per i suoi anni di lavoro nel governo.
Nonostante i suoi incarichi governativi presso i quattro governi di Centrodestra guidati da Berlusconi, Letta non è stato mai iscritto a Forza Italia, al Popolo della Libertà o ad altri partiti. Il 18 gennaio 2014 è stato tra i fautori del Patto del Nazareno, tra Silvio Berlusconi e il segretario del Partito Democratico, nonché futuro presidente del Consiglio Matteo Renzi, con gli obiettivi di procedere a una serie di riforme fra cui quella del titolo V della parte II della Costituzione, la trasformazione del Senato in "Camera delle autonomie" e l'approvazione di una nuova legge elettorale.
Nel giugno 2016 Berlusconi, in convalescenza per un'operazione al cuore, gli lasciò la direzione politica del partito Forza Italia, affiancato da Niccolò Ghedini, con anche il compito di tenere i rapporti istituzionali con la Presidenza della Repubblica e la Presidenza del Consiglio. Anche successivamente, nel 2020, Letta è stato alla guida di Forza Italia, da non iscritto, e nello stesso anno ha preso parte alle riunioni del Coordinamento di Presidenza del partito durante l'emergenza Coronavirus.
Dopo la morte di Silvio Berlusconi, il ruolo di Gianni Letta è diventato sempre meno influente, di fatto inesistente nella nuova Forza Italia di Antonio Tajani. Il vicepremier e ministro degli Esteri dialoga direttamente con i figli del Cav, principalmente Marina e Piersilvio, e ormai Letta non ha più alcun ruolo politico. Anche se gradirebbe una Forza Italia più moderata e non alleata con la Lega anti-Europa di Matteo Salvini.
Leggi anche/ Dazi, la Cina risponde a Trump e blocca l'export di terre rare. A rischio le industrie di tutto il mondo - Affaritaliani.it