Governo, Conte: "Non votiamo fiducia sul dl Aiuti". Crisi ufficiale. Elezioni - Affaritaliani.it

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Governo, Conte: "Non votiamo fiducia sul dl Aiuti". Crisi ufficiale. Elezioni

Salvo miracoli si va dritti alle elezioni politiche anticipate a settembre. Conte: "Non firmiamo cambiali in bianco"

Crisi di governo, Conte: "Non voteremo la fiducia sul decreto Aiuti"

È crisi di governo. La decisione del Movimento 5 Stelle di non votare la fiducia al Senato sul Dl Aiuti, uscendo dall'aula di Palazzo Madama, porta con sé quasi certamente la fine anticipata della legislatura. Fonti qualificate di Pd e Lega confermano ad Affaritaliani.it che si apre la crisi di governo con la decisione di Conte. E come il premier Mario Draghi ha ribadito più volte non esiste un altro governo senza i pentastellati. Salvo miracoli, dunque, si va dritti alle elezioni politiche anticipate a settembre. Il  25 di quel mese è la prima ipotesi di data per tornare alle urne. 

Il video dello strappo

L'intervento di Giuseppe Conte alla Camera di fronte ai deputati e ai senatori al termine di una giornata fitta di incontri e riunioni ufficializza la crisi di governo. Volto tirato e toni vibranti per il leader pentastallato. "Siamo disponibili a dialogare" ma non a consegnare "una cambiale in bianco", afferma. 

Domani "non possiamo che agire con coerenza". E "domani non parteciperemo al voto" di fiducia sul dl Aiuti. Afferma, grave, durante l'assemblea congiunta dei parlamentari pentastellati. L’M5s ha spiegato "le proprie ragioni - prosegue - in particolare sui poteri straordinari dati al commissario di Roma in vista del Giubileo", ha premesso. Poteri che "non sono stati dati alla nostra sindaca uscente" ma "noi non ci siamo opposti. I nostri ministri hanno chiesto una riformulazione in linea con il piano regionale per i rifiuti, con i principi europei" ma tutto "questo e' stato respinto", cosi' ripenta e' stata la richiesta di mettere la norma in un decreto ad hoc o in un emendamento. "I nostri ministri sono stati costretti a non partecipare al voto. Come si poteva trascurare questo segnale politico?".

 "Se oggi oltre un milione di famiglie sbarca il lunario ogni mese e riesce ad affrontare l'indigenza, lo si deve al reddito di cittadinanza, che qualcuno vuole smantellare e che, come abbiamo chiarito al premier Draghi, non permetteremo mai che venga smantellato", ha urlato Conte.

Dopo il colloquio di oggi con il presidente Draghi, "abbiamo parlato anche degli altri punti indicati nel nostro documento e devo registrare una disponibilità del presidente a venirci incontro su tutti i punti. Pero' e' evidente che la fase che stiamo attraversando non puo' accontentarsi di dichiarazioni di intenti, impegni autorevolmente assunti, occorrono concrete misure perche' i cittadini possano sentire nelle loro tasche gli effetti di queste", rintuzza Conte che ricorda come il "documento presentato al Governo non e' stato un mettere delle bandierine ma un contributo serio alle richieste del Paese", poichè "esprime e interpreta il momento drammatico" per la crisi in corso. 

A chi in queste ore critica lo strappo dei 5 stelle l'ex premier rivolge l'invito "a maneggiare con cura il concetto di responsabilità. Oggi chi esprime forti preoccupazioni e lancia strali deve guardare al suo cortile e deve interrogarsi se sono stati loro responsabili di questa situazione". 

Crisi di governo, Meloni: è immobile, tutti a casa e voto subito 

"Guerra, pandemia, inflazione, povertà crescente, caro bollette, aumento del costo delle materie prime, rischi sull'approvvigionamento energetico, crisi alimentare. E il governo 'dei migliori' è immobile, alle prese con i giochi di palazzo di questo o quel partito. Basta, pietà. Tutti a casa: elezioni subito!". Lo scrive su Facebook la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni dopo l'annuncio dei 5 stelle che non voteranno la fiducia al dl aiuti.

Governo: domani Salvini vede vertici Lega, viva preoccupazione 

"La Lega non ha cercato nè voluto alcuna crisi e assiste con viva preoccupazione a quanto sta accadendo nel campo della sinistra. Domani Matteo Salvini fara' il punto della situazione con i vertici del partito (capigruppo, ministri, governatori). L'Italia non puo' permettersi un assurdo, logorante e infinito tira e molla sulla pelle dei cittadini mentre gli stipendi non aumentano, l'inflazione e le bollette salgono e alcuni provvedimenti (dalla pace fiscale all'autonomia) sono fermi". Lo fanno sapere fonti della Lega